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Mediaset dichiara guerra a Vivendi: respinto l’accordo alternativo

Il board del Gruppo italiano respinge in quanto “incompatibile con il contratto già firmato” l’accordo alternativo che prevede di rilevare solo il 20% di Premium. Presentati i conti: semestrale in rosso di 28 milioni, ricavi e raccolta pubblicitaria in aumento

Pubblicato il 28 Lug 2016

Andrea Frollà

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Mediaset respinge al mittente la nuova proposta di Vivendi ed è pronta a tutelarsi in Tribunale. “Il cda di Mediaset ha preso atto di quanto comunicato dal management e ha deliberato di respingere la proposta alternativa di Vivendi giudicata irricevibile perché incompatibile con il contratto vincolante già firmato – si legge in una nota del gruppo di Cologno Monzese – Il cda ha pertanto dato mandato agli amministratori di adottare tutte le opportune azioni finalizzate a ottenere l’adempimento del contratto da parte di Vivendi e, in caso di inerzia di quest’ultima, di agire in sede civile ed eventualmente anche penale a tutela degli interessi della società“.

Il board ha inoltre approvato i risultati del semestre dell’anno, chiuso con una perdita netta consolidata di 27,8 milioni di euro rispetto all’utile di 24,2 milioni registrato nello stesso periodo del 2015. Nel secondo trimestre sono stati sostenuti esborsi di cassa una tantum – derivanti unicamente dalla firma del contratto con Vivendi – pari a 34,6 milioni.

I ricavi netti del gruppo ammontano a 1,87 miliardi, in crescita rispetto ai 1,721 miliardi del primo semestre 2015. In Italia, i ricavi pubblicitari televisivi lordi hanno raggiunto 1,048 miliardi (+3,7%). L’andamento della raccolta è stato decisamente sostenuto nel secondo trimestre registrando un aumento pari al 4,6%. L’indebitamento finanziario netto è passato dagli 859,4 milioni del 31 dicembre 2015 ai 959,1 milioni del 30 giugno 2016.

In Italia l’andamento dei ricavi pubblicitari, spiega la società, dovrebbe mantenersi positivo anche nel terzo trimestre, pur in presenza nei mesi di luglio e agosto di importanti eventi sportivi internazionali trasmessi dai principali competitors. Nel mese di settembre, l’andamento della raccolta dovrebbe essere positivamente sostenuta dall’avvio della nuova stagione televisiva autunnale, che prevede un’offerta editoriale di Mediaset ulteriormente rinnovata e rafforzata. Nella seconda parte dell’esercizio, i risultati economici consolidati dovrebbero inoltre evidenziare un andamento dei costi televisivi maggiormente in linea rispetto allo stesso periodo del 2015 per via della continuità dell’offerta dei contenuti sportivi di Premium rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonché beneficiare di un’ulteriore crescita dei ricavi caratteristici pay e del positivo contributo derivante dai risultati di Mediaset España.

“Su questo andamento positivo – mette tuttavia in allerta Mediaset – potrebbero pesare gli impatti negativi conseguenti sia ai ritardi decisionali sull’operatività di Premium, causati dall’interim management dovuto al rispetto dei termini del contratto con Vivendi, sia alle decisioni commerciali e operative prese dalla stessa Vivendi e non previste nel budget originario di Mediaset Premium”.

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