Mondadori: “Nel digitale la chiave della crescita”

La casa editrice si prepara a battezzare nuove librerie digitali con Google. L’Ad Costa: “Entro 4 anni il mercato degli e-book può arrivare al 10%”

Pubblicato il 21 Apr 2011

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Mondadori punta sull'editoria digitale per lo sviluppo futuro
in "un contesto di mercato che rimane difficile e molto
ondivago". E' quanto ha spiegato l'amministratore
delegato e vice presidente Maurizio Costa, che si è fermato a
parlare con i giornalisti dopo l'assemblea del gruppo. Parlando
di editoria digitale, inevitabile soffermarsi sull'e-book, con
cui Mondadori è già partita. "La presenza sul mercato
italiano – ha sottolineato l'Ad – è oggi residuale, ma nel
giro di 3-4 anni si può arrivare a quel 10% già raggiunto negli
Stati Uniti: abbiamo riflessioni in fase avanzata per allargare la
nostra offerta quando i grandi player arriveranno in Italia. Il
primo passo sarà alla fine di quest'anno con l'apertura di
nuove librerie digitali con Google, con cui abbiamo già stretto un
accordo".
Gli e-book, secondo Costa, avranno "un potenziale molto
forte" per aprire un mercato come quello italiano, dove, ha
ricordato, "la metà della popolazione non legge ed i lettori
forti, più di cinque libri l'anno, sono il 5%".

Altro punto chiave della strategia è l’internazionalizzazione.
"Dieci anni fa – ha messo in rilievo Costa – Mondadori aveva
il proprio baricentro in Italia, mentre negli ultimi anni c'è
stata un'apertura significativa. La Francia ci sta dando molte
soddisfazioni, ed abbiamo presenze importanti anche nel Balcani e,
con i libri, in Spagna. Puntiamo molto, con partnership
internazionali ma anche con partecipazioni nell'equity, sui
Paesi con alti tassi di crescita, come Russia, Cina, India, dove
siamo già presenti, e il Brasile, che stiamo guardando con grande
attenzione. Guardiamo anche all'Est dell'Asia ed al
Sudafrica".

"Abbiamo inoltre sviluppato – ha concluso Costa – molti
mercati con la formula del licensing e non solo con
`Grazia'", ora presente, tra gli altri, in Francia, Gran
Bretagna, Olanda, Germania, Russia. "Continuiamo – ha
proseguito Maurizio Costa – sia con l'espansione in nuovi Paesi
sia con gli investimenti in Paesi ad altro potenziale: la formula
dei femminili e dell'haut de gamme sta avendo
successo".

L'assemblea Mondadori ha approvato il bilancio 2010, chiuso con
un utile in crescita a 42 milioni e la distribuzione di un
dividendo di 0,17 euro per azione.

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