Musei Capitolini sempre più digitali. Il più antico museo
pubblico del mondo sarà il primo in Italia a dotarsi
dell’innovativa tecnologia Nfc che fornirà informazioni sulle
opere esposte tramite i telefoni cellulari Samsung Star Nfc. Si
inizia domani 23 novembre, giorno in cui, la stampa potrà provare
in anteprima questa novità in occasione dell’arrivo di
"Αποξυόμενος",l’atleta del Kimbell ArtMuseum
ricevuto in prestito in cambio del dipinto di Caravaggio "La
Buona Ventura". Il bronzo sarà esposto al pubblico dal 24
novembre 2011 al 15 gennaio 2012 insieme a due strigili di bronzo
dalle collezioni dell’Antiquarium dei Musei Capitolini.
Secondo Antonio Bosio, Product & Solution Director di Samsung
Italia, “con questa iniziativa Samsung conferma ancora una volta
la sua leadership nel settore della consumer electronics. Stiamo
lavorando molto sull’innovazione e la convergenza, anche nella
prospettiva di un uso della tecnologia Nfc non soltanto come uno
strumento innovativo di comunicazione e di informazione, ma anche
come strumento per effettuare micropagamenti. Ad esempio, stiamo
collaborando in questa direzione con l’Atm di Milano”.
Il sistema è semplicissimo da usare. I visitatori che dispongono
di uno smartphone dotato di tecnologia NFC di qualsiasi produttore
possono usarlo direttamente, mentre chi non lo ha può ritirare in
biglietteria i terminali adatti messi a disposizione da Samsung
senza alcun costo aggiuntivo sul biglietto. La trasmissione delle
informazioni funziona in modo automatico, basta avvicinare lo
smartphone al tag posizionato accanto ad un’opera per far aprire
il suo browser web con la pagina di approfondimento: titolo e
autore quando conosciuto, descrizione e interpretazione, datazione,
contesto artistico e via dicendo.
I tag Nfc, grandi pochi centimetri, sono piccolissime antenne che
possono essere lette da smartphone dotati di questa tecnologia.
L’emissione di onde radio è bassissima, tant'è che è
necessario avvicinare lo smartphone a 1-2 cm di distanza perché
possa ricevere il segnale del tag.
Le informazioni per ora sono in italiano e inglese, ma al sistema
saranno aggiunte nuove lingue e nuovi tag. Nei prossimi mesi,
inoltre, il servizio sarà esteso alla quasi totalità delle opere
esposte nelle sale dei Musei Capitolini, andando ad integrare i
sistemi informativi tradizionali già presenti (didascalie e
totem), con particolare efficacia nelle sale storiche dove è più
problematica l’istallazione della segnaletica tradizionale a
stampa.