Online la Biblioteca Medicea

Pubblicato il 16 Nov 2009

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Sono 1.655 le opere del Fondo Plutei che saranno liberamente
consultabili via internet dal 19 novembre 2009 – grazie
all'imponente progetto di digitalizzazione che Siav, in
associazione con Cesepi, sta conducendo presso la Biblioteca
Medicea Laurenziana di Firenze, una delle più prestigiose raccolte
di manoscritti al mondo. Tra questi ci sono tesori come il Virgilio
Laurenziano, la più antica copia integrale dell?opera virgiliana
revisionata da Turcio Rufio Aproniano Asterio alla fine del V
secolo, e alcuni Autografi di Petrarca e Boccaccio.

L'impegno di Siav – società di sviluppo software e servizi di
consulenza e outsourcing nell'ambito dei processi di gestione
documentale – nel progetto fiorentino è cominciato nel luglio del
2008 e porterà entro dicembre 2010 al completamento
dell'acquisizione e della messa in rete di circa 3.900 codici e
autografi d'epoca medievale e rinascimentale, accumulati negli
anni dalla passione di Cosimo e Lorenzo de Medici. Un progetto
interamente finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività
Culturali, il primo di tali proporzioni in Italia per la mole dei
manoscritti e per il valore culturale delle opere, e parte della
più ampia iniziativa di creazione della Biblioteca Digitale
Italiana.

La lavorazione dei documenti conservati nella Biblioteca disegnata
da Michelangelo, è stata condotta da Siav e Cesepi con
l'ausilio delle più recenti e sofisticate tecnologie di
ripresa digitale, garanzia di una elevata qualità delle immagini
digitalizzate e di attenzione alla cura dell'integrità dei
preziosi documenti originali.

L'acquisizione delle immagini è avvenuta utilizzando quattro
speciali scanner dedicati a oggetti d'arte e studiati ad hoc
per evitare danneggiamenti ai codici, sia dal punto di vista
meccanico sia riguardo all'illuminazione durante la scansione.
I tempi di esposizione alla sorgente luminosa sono stati ridotti e
sono state eliminate le emisioni di raggi infrarossi e
ultravioletti, suscettibili di compromettere lo stato di
conservazione dei manoscritti. Le immagini sono state elaborate in
tre formati diversi, in base al tipo di utilizzo: è stato
realizzato in primo luogo un master d'archivio, in formato non
compresso, utile alla conservazione sul lungo periodo e a eventuali
riprese successive. Per la condivisione on line locale (in
biblioteca) e da remoto (sul web), sono state invece adottate forme
compresse. La compressione effettuata è di tipo dinamico, ossia
analizzata in funzione dell'opera, in modo da garantire
un'ottima leggibilità salvaguardando la risoluzione e
consentendo all'utente di ingrandire la pagina del manoscritto
per esaminarla nei dettagli.

"Condurre un progetto di tale portata presso la Biblioteca
Medicea ci riempie di orgoglio – afferma Alfieri Voltan, Presidente
di Siav Spa – e testimonia il concreto supporto che le più
avanzate tecnologie digitali possono fornire alla conservazione e
alla divulgazione del ricco patrimonio storico, culturale e
artistico che l'Italia vanta. Un settore, quello dei Beni
Culturali, per il quale abbiamo creato uno specifico Dipartimento
ad alta specializzazione, oltre che costituire la Fondazione Siav
Academy, proprio per esprimere un preciso impegno civile e sociale
della nostra azienda".

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