Piattaforme mobili, nuovo eldorado della pubblicità

Mentre Apple lancia iAd per device mobili, Google sferra un nuovo attacco sul fronte advertising allineando le inserzioni su YouTube alle stime degli esperti. E Hulu punta al mercato tv

Pubblicato il 02 Lug 2010

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La Apple di Steve Jobs annuncia la nascita di iAd, sorella neonata
di già solide colonne pubblicitarie sul web, come AdWords e
AdSense di Google. Ibridando il sistema di applicazioni Apple con
quello propagandistico online, si potrà avere, sul proprio iPhone
o iPad, inserzioni pari ad un valore di oltre 60 milioni di
dollari, fondi stanziati da gruppi come Nissan e Citigroup.

Questa è solo l’ultima novità in campo pubblicitario, riporta
Il Sole 24 Ore, settore che sta cercando di avanzare ambiziosamente
i propri tentacoli anche sul web. Mentre Apple si dedica a fare
interagire i propri strumenti con le immense opportunità concesse
da internet, Google, tramite il proprio canale di video sharing,
YouTube, sta già permettendo di chiudere, con un semplice click
del mouse, le finestre promozionali che vengono trasmesse per la
durata di 15 secondi.

Secondo un'analisi di Google il cliente navigante apprezzerebbe
maggiormente i messaggi creativi e concisi e 8 persone su 10 si
soffermerebbero a guardarli. Grazie anche agli sviluppi in campo
hitech, che hanno visto e vedranno la nascita di esemplari come le
piattaforme mobili, televisori e console con connessione internet,
l’influenza degli spazi pubblicitari esploderebbe fino a
comprendere un valore pari a 7,7 miliardi di dollari nel 2014,
triplicando così la loro portata attuale, raggiungendo il 7,4% del
mercato online per il marketing.

E sempre oltreoceano, anche Hulu, fiera concorrente di YouTube, non
è rimasta a guardare. A Los Angeles si sono mossi per non rimanere
a corto di finanziamenti. Con un servizio a 9,99 dollari al mese si
può accedere a un archivio che contiene i maggiori telefilm
trasmessi durante l’ultima stagione televisiva. In questo modo,
le compagnie che reggono il network, come la Nbc della General
Electric, la News Corp di Murdoch e la Abc della Disney, potranno
agguantare lo spettatore medio incollato alla poltrona di casa, con
i messaggi trasmessi da Hulu, che tutt’ora è sostenuto dalla
pubblicità su computer. Diversamente, l’ultima frontiera di
Google sarà l’introduzione della ormai nota classificazione a
stellette che permette all’utente di esprimere il gradimento
delle inserzioni, in modo simile a come, normalmente, si fornisce
la propria opinione riguardo video e brani musicali.

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