“Basso livello di penetrazione della banda larga e pochi investimenti da parte di aziende come Telecom Italia”: sono alcuni fra i motivi evidenziati da Giovanni Scatassa, Business and Development manager Rai Cinema, nel corso del convegno ‘Vod in China and Europe: What is the Strategy for Netflix Arrival?” al Venice Film Market. “L’Italia – ha detto il manager – non ha paura di Netflix, anzi ha grande bisogno di risorse finanziarie”.
Ma la situazione nel Paese è chiara “sia da un punto di vista tecnico che economico”. Oltre al basso livello di penetrazione di banda larga Scatassa evidenzia come il primo tentativo italiano nel vod in abbonamento sia stato fatto proprio da Telecom che però “non ci ha creduto abbastanza”. Inoltre l’Italia non ha una tradizione di contenuti a pagamento, altro motivo per cui il Vod è destinato a rallentare l’arrivo nel nostro Paese. “Gli italiani non sono abituati a pagare per i contenuti e la pirateria è così diffusa che gli operatori sono convinti che se non sviluppiamo su larga scala l’utilizzo del transactional vod sarà molto difficile per un operatore come Netflix partire con le operazioni in Italia con successo”.
Intanto è stato reso noto che il colosso della tv online americano è pronto a sbarcare in Francia il prossimo 15 settembre. Dovrebbero seguire Germania, Austria e si parla anche della Spagna. Dell’arrivo in Italia non si sa ancora niente e, secondo vari analisti, bisognerà attendere almeno il prossimo anno.
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