Sky, martedì la decisione Ue. Sì al terrestre, ma in chiaro?

Verdetto atteso per il 20, ma già trapelano le condizioni: sì alla scesa in campo anticipata sul Dtt a patto che per i prossimi 5 anni il gruppo NewsCorp non utilizzi in Italia la pay tv

Pubblicato il 16 Lug 2010

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Arriverà martedì la decisione da parte della Commissione Ue sulla
possibilità per Sky Italia di accedere prima del 31 dicembre 2011
al digitale terrestre. Nelle ultime ore ci sono state varie
riunioni tecniche e l'attesa è un via libera al gruppo
NewsCorp a condizione che per cinque anni, stando ad alcune fonti
non comunitarie, le frequenze eventualmente acquisite non potranno
essere utilizzate per la 'pay tv'. Da parte della
Commissione non ci sono commenti.

A quanto si è appreso Sky si sarebbe già impegnata al vincolo di
non offrire servizi di 'pay tv' temporaneamente e potrà
trasmettere in chiaro sulle nuove frequenze perché nel settore
della 'pay' ha una posizione dominante. La questione tocca
direttamente gli interessi di Rai e Mediaset ed e' noto che il
governo italiano si e' mosso in questi mesi per evitare una
decisione favorevole a Sky.

In aprile il commissario Almunia aveva annunciato che stava
considerando "come rivedere la decisione" conseguente
all'accordo fatto al tempo della fusione tra Stream e Telepiù
nell'aprile 2003 che impedisce all'operatore di entrare nel
mercato della televisione digitale terrestre prima del 2012. Sky
Italia ha chiesto alla Commissione di accedere prima del 31
dicembre 2011 al digitale terrestre per poter partecipare alla gara
per i multiplex con i nuovi canali per il digitale terrestre, gara
dalla quale il gruppo tv resterebbe automaticamente escluso sulla
base degli accordi del 2003.

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