Troppi lucchetti digitali. Frena la domanda di film online

Sotto le previsioni le vendite di audiovisivi dal Web. Secondo gli analisti la causa risiede nell’eccesso di piattaforme che si autofagocitano

Pubblicato il 01 Mar 2010

Si raffredda la crescita della domanda di film online. Un brutto
colpo da incassare per le major che da due anni registrano cali
nelle vendite di dvd.

L’imponente crescita della domanda digitale di film registrata
tra il 2007 e il 2008 aveva spinto il gruppo di ricerca Screen
Digest a una previsione rosea: 360 milioni di dollari di revenues
nel 2009. Previsione smentita dai fatti: a causa di un
rallentamento della crescita di download legali nella seconda metà
del 2009 il fatturato totale dell’anno appena conclusosi ammonta
a soli 291 milioni di dollari.

Secondo Arash Amel, research director di Screen Digest, il freno
alla crescita non è rappresentato tanto da fattori economici,
quanto dall'eccesso di lucchetti digitali. La competizione,
secondo l'analista, si consuma sulla moltitudine di Drm che
impedisce agli utenti di poter visualizzare i contenuti scaricati
sui terminali preferiti. Chi compra un film su iTunes, per esempio,
non può visionarlo sulla consolle xBox della Microsoft. “Troppe
restrizioni”, secondo Screen Digest.

Intanto le principali major stentano a trovare accordi
distributivi. Disney ha creato Keychest, sistema per distribuire
contenuti digitali proprietari su tutti i dispositivi secondo il
principio “buy once, play anywhere”. Ma le altre major si sono
alleate con Intel e Comcast nel Dece (Digital Entertainment Content
Ecosystem), un consorzio che sta mettendo a punto un sistema simile
a quello Disney. “Buy once, play anywhere”, sarà questo
semplice principio a risollevare Hollywood?

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