MERCATI

Real estate, digital disruption per gli agenti immobiliari

L’annuncio di Amazon del progetto “Hire a Realtor” apre a nuovi scenari per il mercato immobiliare. E anche in Italia nascono piattaforme low cost

Pubblicato il 23 Ago 2017

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Nuovo shock in arrivo per il mercato dei professionisti dell’immobiliare dopo quello passato con il crollo delle quotazioni del mattone degli ultimi 5 anni. La “bomba” gettata sul settore arriva da Amazon che nel corso dell’Amazon Prime dell’11 luglio ha annunciato il progetto di una pagina “Hire a Realtor” (scegli il tuo agente immobiliare) per negoziare la vendita del proprio immobile. Il servizio, inizialmente previsto per il mercato americano, usufruirebbe del sistema di recensioni già collaudato per tutti i prodotti e gli e-commerce che collaborano con il sito di Jeff Bezos.

Per essere presenti sulla piattaforma gli agenti immobiliari dovranno pagare un canone mensile oltre ad un eventuale storno sulle commissioni. La raccolta di recensioni dei clienti sull’operato degli agenti immobiliari porterà a un miglioramento della qualità dei servizi offerti.

Finora le opinioni degli utenti sugli agenti erano lasciate al passaparola ed i pareri negativi restavano una brutta esperienza e una cattiva pubblicità per l’operatore diffusa solo privatamente. D’altra parte l’entrata sul mercato immobiliare di un attore così potente potrebbe radicalmente cambiare gli scenari e le dinamiche attuali basate su portali immobiliari, agenti freelance, reti in franchising e banche immobiliari.

In Italia esiste già qualcosa del genere. Fra gli altri la piattaforma Homstate.it, recensita sul sito danese Trustpilot che raccoglie recensioni di utenti che usano servizi online in tutti i settori. Un servizio di intermediazione immobiliare che rende inutili le agenzie e che sta innescando una vera e propria rivoluzione nel mercato immobiliare visto che permette a chiunque di acquistare e vendere casa tramite internet a prezzi molto più bassi rispetto alle classiche agenzie immobiliari. Secondo Ivan Laffranchi, fondatore di Homstat.it “la raccolta di recensioni positive e negative non solo ci consentirà di migliorare la credibilità del nostro servizio immobiliare low cost, ma soprattutto ci permetterà di intervenire quando dovesse emergere un elemento di insoddisfazione dell’utente durante il ciclo di vendita dell’immobile”. Visto anche che da anni le recensioni sono un elemento che condiziona il successo o il fallimento di un’attività. Il passaparola 2.0 grazie a siti come Trustpilot e TripAdvisor è diventato accessibile a tutti e anche l’immobiliare potrebbe trarre benefici da uno strumento di comparazione basato sulle esperienze avute dai clienti.

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