Brunetta lancia “Vivifacile”. La PA verso il portale unico

Dal 22 marzo via al sito che permetterà di accedere a tutti servizi delle amministrazioni. Il ministro: “Daremo vita a un Internet delle prestazioni pubbliche”

Pubblicato il 09 Mar 2010

Tante PA ma un solo portale per accedere ai servizi. E’
l’obiettivo che il ministro della PA e Innovazione, Renato
Brunetta, si propone di raggiungere con la messa in opera del nuovo
progetto “Vivifacile-La Pubblica amministrazione per te” che
partirà il prossimo 22 marzo in via sperimentale.

Anima del programma è il portale www.vivifacile.gov.it dove i
cittadini si potranno registrare e fruire dei servizi sia
attraverso il canale Web sia attraverso il telefono cellulare.
“In questo senso abbiamo firmato dei protocolli di intesa con i
quattro gestori, Tim, Vodafone Wind e 3 – spiega il ministro -. Il
servizio di messaggistica di servizio sarà operativo alla fine di
aprile in modalità gratuita. Una volta a regime spero che la PA se
ne possa ‘accollare’ il costo”.

Vivifacile seguirà una roadmap precisa: i primi servizi
disponibili saranno quelli scolastici, per esempio la prenotazione
dei colloqui, la visualizzazione della pagella in formato
elettronico e il monitoraggio di assenze e ritardi. Seguiranno i
servizi che fanno capo ad Aci e Motorizzazione (come il rinnovo
della patente) e Inps (come la posizione contributiva) per poi
arrivare nel prossimo autunno alle prestazioni sanitarie e fiscali,
nonché quelle relative al processo telematico.

“Abbiamo iniziato con la scuola perché già oggi circa 500
istituti sono in rete con il ministero dell’Istruzione e sono,
quindi, in grado di erogare tali servizi – puntualizza il ministro
-. Il progetto si basa infatti su una triangolazione virtuosa, che
parte dal portale, dove confluiscono le richieste dei cittadini, il
ministero della PA e Innovazione, che fa da tramite, e il Miur che
avrà il compito di espletare la pratica e di rispondere per via
telematica o Sms all’utente”.

Il modello di "triangolazione virtuosa" sarà lo stesso
per le PA che progressivamente aderiranno. “Abbiamo in mente di
creare un unico punto di accesso ai servizi – rimarca Brunetta – e
far diventare l’amministrazione una sorta di Internet, a cui il
cittadino accede e si muove virtualmente così come si muoverebbe
tra gli sportelli di un ministero o di un ente locale, ma con meno
problemi di fila e conseguenti inefficienze. Con una sola password
multiuso si accederà a servizi di diversi enti, compresi quelli
locali”.

Le inefficienze potrebbero, però, essere in agguato. Il nodo da
sciogliere riguarda la mancanza di interoperabilità dei sistemi
informativi degli enti che non si “parlano”; nodo che andrebbe
a ostacolare proprio la “triangolazione virtuosa” alla base del
progetto.

“E’ un rischio che abbiamo messo in conto – dice il ministro -.
Ma va ricordato che la questione della comunicazione
inter-amministrativa è già in gran parte stata risolta dall’Spc
che, appunto, rende interoperabile le PA e che, tra pochi mesi,
verrà definitivamente risolta con l’approvazione definitiva del
Codice dell’amministrazione digitale che vincola gli enti ad
utilizzare protocollo di comunicazione e trasmissione in grado di
parlarsi. Inoltre l’aumento della domanda di servizi innovativi
porterà le PA ad utilizzare protocolli interoperabili”.

Nello specifico il portale Vivifacile sarà diviso in tre aree
specifiche (cittadini, imprese e professionisti) nonché in aree
tematiche differenti (scuola, sanità, fisco, giustizia,
mobilità). L’utente potrà registrarsi online oppure via
telefono, ma anche presso gli sportelli degli enti. Servizi e
informazioni saranno erogati via Web, via cellulare o anche tramite
il telefono fisso.

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