BANDA ULTRALARGA

Calcagno: “Autostrade digitali? Ci vogliono anche le patenti”

Via al protocollo Miur-Fastweb-Eppela per il progetto FastUp School che fa leva sul crowdfunding per finanziare le iniziative innovative delle scuole. L’Ad di Fastweb: “Fondamentale connettere le scuole ma serve aumentare le competenze digitali”

Pubblicato il 14 Gen 2016

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Permettere la realizzazione, attraverso il crowdfunding, di progetti di innovazione delle scuole: questo l’obiettivo del progetto FastUp School al centro del protocollo di intesa siglato oggi fra il Miur, Fastweb ed Eppela. In dettaglio, le iniziative che, tramite Eppela avranno raccolto via web il 50% del budget richiesto verranno cofinanziate da Fastweb per il restante 50%. “Fastweb è impegnata nell’estensione della rete a banda ultralarga e lavora per consentire all’Italia di raggiungere gli obiettivi dell’Agenda digitale europea – ha sottolineato Alberto Calcagno, Ad di Fastweb -. Per colmare il gap che ci divide da altri paesi europei è fondamentale connettere le aule e aumentare il numero di computer disponibili nelle classi, ma questo non basta: è necessario aumentare le competenze digitali del mondo della scuola come sta giustamente cercando di fare il Piano Nazionale Scuola Digitale lanciato dal Ministro Giannini”.

L’Ad di Fastweb nel considerare positivo il piano del governo per finanziare la rete a banda ultralarga pubblica nelle aree a fallimento di mercato – “Il Governo si sta muovendo molto bene” – ha però evidenziato che “la sola infrastruttura non basta. Non bastano le autostrade digitali, ci vogliono anche le patenti digitali ossia competenze ad hoc”. Calcagno ha ricordato che il dato di occupazione digitale in Italia è del 12% e che il divario del mondo del lavoro cresce del 3% annuo: “Le potenzialità sono enormi”.

Quattro le scuole già coinvolte nel progetto: l’Istituto Comprensivo Santa Caterina da Siena di Sesto San Giovanni (Mi), l’Istituto comprensivo De Amicis di Lissone (Mb), l’Istituto comprensivo Perugia 11 G. Pascoli di Perugia e l’Istituto Superiore A. Tilgher di Ercolano. “Con FastUP School, Eppela si fa portavoce di un’iniziativa rivoluzionaria che mette il crowdfunding al servizio della scuola italiana. Portare il crowdfunding tra i banchi scolastici significa aiutare i giovani a sviluppare il senso dell’imprenditorialità e del lavoro, a testare la validità di un progetto prima di realizzarlo”, ha sottolineato Nicola Lencioni, Ad di Eppela.

FastUP School cofinanzierà idee, servizi e applicazioni innovative per avvicinare gli studenti alla tecnologia e per migliorare la didattica con l’aiuto del digitale. Verranno selezionati ad esempio progetti tesi a realizzare applicazioni utili all’apprendimento, strumenti e nuove tecnologie digitali, piattaforme digitali a supporto di bisogni educativi speciali, corsi dicoding e programmazione, iniziative formative sull’utilizzo responsabile di internet, strumenti digitali per il dialogo scuola-famiglia.

Le scuole che vogliono realizzare un progetto digitale innovativo possono partecipare a FastUP School: tra tutte le idee proposte, le più promettenti saranno selezionate usando Protocolli in Rete, un applicativo del Miur che consente la gestione trasparente ed efficiente dei protocolli d’intesa e dei bandi. Il team di Fastweb ed Eppela supporterà le scuole nella realizzazione dei progetti. Alle proposte che raccoglieranno con il crowdfunding il 50% del budget stabilito, Fastweb corrisponderà il rimanente 50%, fino ad un massimo di 10.000 euro per progetto. Il finanziamento è a fondo perduto e la proprietà della realizzazione rimarrà alla scuola che la propone.

A sostenere l’iniziativa il ministro Stefania Giannini: “Iniziative come questa sono coerenti con la nostra volontà di portare l’innovazione nel mondo scolastico, fornendo ai nostri studenti rinnovate competenze, fra cui la capacità di confrontarsi con il mondo esterno alla scuola maturando anche, come faranno in questo caso, la loro capacità di promuovere progetti e iniziative in cui credono insieme alla loro comunità scolastica. Attraverso il Protocollo si dà l’opportunità alle scuole di finanziare progetti di carattere innovativo sia di carattere didattico che gestionale”.

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