L'ANNIVERSARIO

Csi compie 40 anni, avanti tutta su IoT e security

La in house del Piemonte celebra l’anniversario inaugurando una mostra che ripercorre gli anni di attività. Con un occhio al futuro: mettere a valore i dati pubblici per innovare la PA

Pubblicato il 18 Dic 2017

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Il Csi Piemonte compie 40 anni.  Nato nel 1977 su iniziativa di Regione Piemonte, Università e Politecnico di Torino, il consorzio ha affiancato negli anni la PA per promuovere l’innovazione tecnologica degli Enti e offrire a cittadini e imprese servizi digitali sempre più efficaci.

Per celebrare questo anniversario è stata inaugurata presso la sede centrale di corso Unione Sovietica a Torino la mostra fotografica “CSI 40° – Storia, persone, futuro”, un racconto della storia del Consorzio attraverso le immagini di archivio. La mostra sarà visitabile , anche online sul sito del consorzio, fino al 28 febbraio.

La mostra ripercorre con oltre 80 fotografie la nascita di un’importante realtà industriale dell’Ict in Piemonte e il lavoro delle persone che hanno contribuito al suo sviluppo. Dal sopralluogo del 1978 all’edificio “Poveri Vecchi”, futura sede del Csi, ai primi microcomputer con i quali il consorzio inizia a elaborare in modo automatizzato gli stipendi dei dipendenti pubblici piemontesi, fino ai grandi calcolatori e ai nastri magnetici che diventano i protagonisti dei primi uffici negli anni ‘80.

Nel percorso espositivo, centrale è la parte dedicata a “l’informatica innova la PA”. A metà degli anni ‘80 il Csi è impegnato in un progetto complessivo di informatizzazione degli enti piemontesi: tante sono le immagini che immortalano la nascita dei nuovi centri di elaborazione dei dati sul territorio. Dal nuovo Centro di Calcolo del Comune di Torino, intitolato al Vicesindaco Borgogno, a quelli del Comune di Cuneo, dell’Ospedale Molinette e molti altri.

In mostra anche le foto del Cray, il supercalcolatore entrato in servizio in Csi nel 1991, da oltre 300 milioni di operazioni al secondo, e quelle della nuova Server Farm negli anni 2000, fino ad arrivare ai giorni nostri con immagini dell’attuale Data Center.

“Oggi –  commenta Claudio Artusi, Presidente del Csi Piemonte – festeggiamo per il Csi un traguardo importante: 40 anni di impegno al fianco della Pubblica Amministrazione. Una realtà oggi con 128 consorziati piemontesi, un valore della produzione di 126 milioni di euro (bilancio 2016), 1.077 dipendenti e 4 sedi operative in Piemonte, attive a Torino, Alessandria, Cuneo, a Novara, più 1 branch in Albania, a Tirana. Negli anni il Csi ha infatti ampliato le proprie attività anche a livello internazionale, valorizzando le best practice realizzate per il sistema piemontese e partecipando dal 2004 a 85 progetti internazionali per un valore economico complessivo di 35 milioni di euro”.

In quattro decenni il Csi si è sviluppato incrementando la sua presenza sul territorio regionale e all’estero nella logica del “fare sistema”, favorendo l’interazione tra tutti i soggetti della PA e realizzando progettualità in molteplici ambiti di applicazione, che vanno ad esempio dalle infrastrutture di rete alle piattaforme applicative, dall’integrazione e valorizzazione dei dati pubblici alle iniziative di riuso in altri contesti regionali e nazionali.

Oggi il Csi è impegnato su vari fronti. Tra i nuovi progetti c’è Nivola, una piattaforma completamente open source che semplifica l’utilizzo dei servizi cloud da parte della Pubblica amministrazione, mettendo a disposizione potenza di calcolo, storage, rete e database e molto altro. Il risultato è quello di offrire a ogni amministrazione la completa autonomia nella creazione del proprio sistema informativo e nella migrazione delle applicazioni, in assoluta sicurezza.

Particolare rilevanza per il consorzio riveste anche il tema della sicurezza Ict. Il Csi negli ultimi anni ha fatto importanti investimenti in questo ambito, alcuni dei quali orientati al potenziamento di dotazioni hardware e software esistenti, altri più specificamente finalizzati a consolidare il livello di adeguatezza rispetto alRegolamento generale sulla protezione dei dati. Solo nell’ultimo anno il Csi ha respinto 100.000 tentativi di attacco al giorno.

Per ciò che concerne la valorizzazione dei dati, c’è poi la smart data platform Yucca sviluppata per la Regione Piemonte, che aiuta imprese, centri di ricerca e privati a realizzare soluzioni applicative basate su Internet of Things e Big Data. Oltre 600 milioni sono i dati totali disponibili, più di 500 milioni i dati riusabili (dicembre 2017).

“Il Csi – sottolinea il presidente Artusi – è pronto a confermarsi nel proprio ruolo di partner fondamentale dell’informatizzazione pubblica piemontese. Una realtà capace di continuare a immaginare il futuro delle amministrazioni locali, valorizzando quanto realizzato in 40 anni di attività e sviluppando il proprio patrimonio di competenze e professionalità”.

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