LA CIRCOLARE

D’Alia: “PA, massima trasparenza in Rete”

Firmata la circolare riguardante l’attuazione delle norme sulla pubblicazione online di redditi, patrimoni e curricula. Il ministro: “L’anticorruzione passa dal controllo dei cittadini”

Pubblicato il 19 Lug 2013

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Subito massima trasparenza in Rete per le PA. Il ministro per la PA e la Semplificazione Gianpiero D’Alia ha firmato una circolare alle amministrazioni, agli enti pubblici economici e alle società a partecipazione pubblica, riguardante l’attuazione della trasparenza secondo quanto previsto dal d.lgs. 33 del 2013. Nella circolare, il ministro raccomanda alle amministrazioni e agli enti “di dedicare la massima attenzione affinché gli adempimenti di trasparenza siano curati in maniera tempestiva e funzionale alle esigenze dei cittadini”.

Una parte della circolare è dedicata agli obblighi di pubblicazione riguardanti i componenti degli organi di indirizzo politico: pubblicazione sul sito internet dell’atto di nomina o di proclamazione, del curriculum, dei compensi connessi all’assunzione della carica e tutte le informazioni patrimoniali (proprietà immobiliari, beni mobili registrati, possesso di azioni, dichiarazioni dei redditi ed eventuali altri incarichi), queste ultime estese anche a coniugi e parenti entro il secondo grado.

Nel testo viene inoltre spiegato il funzionamento e sottolineata l’importanza dell’“accesso civico”, strumento introdotto dal decreto che consente a chiunque di chiedere la pubblicazione di documenti, informazioni o dati che l’amministrazione avrebbe dovuto pubblicare in base alla legge. “L’attuazione della trasparenza – afferma D’Alia nella circolare – rappresenta un’opportunità per dirigenti e funzionari pubblici, in quanto consente di evidenziare il corretto agire amministrativo alimentando la fiducia dei cittadini, cui il decreto riconosce il ruolo di attori fondamentali per la prevenzione dei fenomeni di corruzione nella PA”.

“Le informazioni – spiega ancora la circolare – devono essere pubblicate tempestivamente e aggiornate periodicamente. Devono essere complete, di facile consultazione e comprensibili, nel rispetto della normativa sulla privacy”. Il documento indica anche le sanzioni previste dal decreto in caso di inadempimento rispetto all’obbligo di pubblicazione, che dà luogo a responsabilità dirigenziale, disciplinare, amministrativa e all’applicazione di sanzioni amministrative a carico dei soggetti tenuti a collaborare per l’attuazione.

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