AGENDA DIGITALE

E-fattura, il Lazio gioca d’anticipo

Per le PA locali l’obbligo è previsto per marzo 2015 ma la Regione accelera: da luglio 2014 i fornitori dovranno inviare fatture esclusivamente in formato elettronico. Il governatore Zingaretti: “Risparmiamo soldi migliorando i servizi. Questa è la vera spending review”

Pubblicato il 06 Giu 2014

zingaretti-140227164950

“Arriviamo primi in un campo in cui eravamo ultimi”. Dal primo luglio, infatti, il Lazio sarà la prima regione ad adottare il nuovo sistema di fatturazione elettronica all’interno del proprio sistema contabile.

La Regione guidata da Nicola Zingaretti ha approvato la delibera che permette di anticipare l’applicazione della norma nazionale prevista per marzo 2015. Da luglio, quindi, i fornitori della Regione dovranno inviare le fatture esclusivamente in formato elettronico. Si tratterà quindi di informatizzare, tra l’altro, forniture, appalti e prestazioni professionali. Così sarà possibile aumentare la trasparenza dei procedimenti amministrativi e accellerare i pagamenti.

“I vantaggi della fatturazione elettronica – spiega Zingaretti – sono vantaggi di trasparenza: basta alle doppie fatturazioni, come avevamo promesso in campagna elettorale. Questa è la Regione nella quale c’era la follia di avere un grande debito in sanità ma una grande disinvoltura a volte nel pagare due volte le stesse fatture”.”

“E’ davvero un bel risultato – ha aggiunto Zingaretti – e ringrazio tutti coloro che ci hanno lavorato, perchè eravamo il fanalino di coda e siamo diventati un esempio in Italia. Non è poco nel Lazio, che purtroppo ha un passato negativo. C’è inoltre una questione dei risparmi: il Politecnico di Milano ha valutato il costo di una pratica in circa 10 euro a fattura. Ci sarà dunque più certezza nella trasparenza e nella lotta alla corruzione. Risparmiamo soldi migliorando i servizi. Questa è la vera spending review, gli altri sono solo tagli alla spesa pubblica”.

L’assessore regionale al Bilancio, Alessandra Sartore, ha spiegato che “l’articolo 25 del decreto legge 66 prevede per la Pubblica amministrazione l’obbligo della digitalizzazione delle fatture entro il 31 marzo del 2015. La Regione Lazio ha voluto anticipare l’obbligo della ricezione della fatturazione digitale per farlo coincidere con un altra scadenza, quella dell’1 luglio 2014, prevista dal decreto legge 35 per istituire il registro delle fatture. La Regione ha quindi ritenuto opportuno mettere insieme, sinergicamente, i due obblighi per evitare il rischio di una duplicazione nel tempo delle attivita”. Il processo di trasmissione e registrazione delle fatture elettroniche riguarda circa 10.000 fornitori della regione Lazio. I fornitori avranno quindi la possibilità di monitorare lo stato di avanzamento e lavorazione dei loro documenti contabili accedendo al portale che si aggiornerà progressivamente fino allo stato di pagato”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati