SANITA' ELETTRONICA

e-Health, Balduzzi: “Italia in prima linea per network europeo”

Il ministro della Salute: “Importante la cooperazione strategica transfrontaliera”. Al vaglio anche progetti con gli Usa

Pubblicato il 08 Mag 2012

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"Consente l’implementazione di una sanità europea senza frontiere, migliorando efficacia, efficienza e appropriatezza delle cure nonché garantendo forti riduzioni di spesa". Questi i vantaggi della sanità elettronica secondo il ministro della Salute Renato Balduzzi che ha partecipato a Copenaghen alla eHealth Conference 2012.

Per il ministro l’eHealth "rappresenta un pilastro fondamentale del processo di innovazione dei processi di cura e di riabilitazione in quanto consente al cittadino di portare con sé, ovunque si trovi, la propria storia clinica e di fruire conseguentemente di un’assistenza sanitaria il più possibile personalizzata". Ecco perché l’Italia "ritiene importante una cooperazione strategica di alto livello nel campo dell’eHealth e intende fornire un contributo importante nell’ambito della eHealth Network istituito in attuazione dell’articolo 14 della direttiva europea sull’assistenza sanitaria transfrontaliera".

La sanità digitale – prosegue Balduzzi "è uno strumento essenziale per rendere possibile soddisfare il diritto alla salute dei cittadini europei oltre i confini dei rispettivi Paesi, consentendo l’accesso, nel rispetto delle normative e dei regolamenti vigenti, a una offerta piu’ ampia in termini geografici, di infrastrutture e di competenze specialistiche, indipendentemente da dove queste siano localizzate".

In occasione dell’evento di Copenaghen, la delegazioni italiana, guidata dal ministro alla Salute, ha incontrato i responsabili dei servizi di sanità’ elettronica dell’amministrazione Usa per valutare la possibilità di avviare un progetto comune che consenta l’interoperatività dei fascicoli sanitari elettronici, che includono le cartelle cliniche, partendo dalla definizione di apparati comuni di transcodifica delle diagnosi. Il ministero della Salute intende approfondire la tematica con ulteriori contatti nelle prossime settimane tra i tecnici del ministero della salute e gli omologhi americani in Italia e negli Stati Uniti.

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