SCENARI

Intelligenza artificiale, si fanno strada i progetti in sanità

In Trentino Alto-Adige parte una sperimentazione di 24 mesi per innovare cure e monitoraggio da remoto e lo screening per la diagnosi precoce. E Ibm si allea con Moderna per spingere la ricerca su vaccini e terapie. Intanto Musk minaccia di fare causa a Microsoft per l’uso dei dati del social per addestrare l’AI. E Google crea il team “Brain” con DeepMind

Pubblicato il 21 Apr 2023

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“Sanità digitale e intelligenza artificiale: strumenti per avvicinare il servizio sanitario ai cittadini e per lo sviluppo del sistema provinciale”. Questo il nome dell’iniziativa finanziata dalla Giunta provinciale di Trento con 817.000 euro, allo scopo di convalidare nuove modalità organizzative per la sanità, ad iniziare dall’impiego dellintelligenza artificiale (AI), e contribuire all’avanzamento delle conoscenze scientifiche e tecnologiche a supporto degli operatori nella pratica clinica.

“Le nuove tecnologie e il digitale rappresentano delle leve di fondamentale importanza per dare slancio ad un sistema sanitario che, il Covid ce lo ha ricordato, ha bisogno di evolversi e dotarsi di nuovi modelli organizzativi e di professionalità che accolgano l’innovazione”, ha spiegato l’assessore Stefania Segnana.

Verso soluzioni intelligenti per il benessere dei cittadini

Avviato a gennaio di quest’anno, il progetto, in collaborazione con Fbk, ha una durata di 24 mesi e si concluderà nel dicembre del 2024. Gli ambiti di sperimentazione specialistica coinvolti – informa una nota – sono diversi: si spazia dalla cura e monitoraggio da remoto di pazienti cardiopatici cronici, allo screening per la diagnosi precoce delle problematiche dell’occhio nel contesto dell’oculistica, da diabetologia e pediatria, fino alla prevenzione, per favorire l’adozione di corretti stili di vita, e il benessere fisico e psicologico delle donne in gravidanza e delle loro famiglie. Secondo l’assessore Achille Spinelli, “con questo progetto il Trentino si conferma laboratorio di eccellenza per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative che portano a soluzioni intelligenti per il benessere dei cittadini”.

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ChatGpt-4 in Sanità: sperimentazione negli Usa

E nel frattempo lL’intelligenza artificiale di ChatGpt-4 entra anche nell’assistenza sanitaria. La sperimentazione, che parte negli Stati Uniti grazie ad un accordo tra Microsoft, che ha investito in OpenAI, la società sviluppatrice di ChatGpt, ed Epic Systems, una delle più grandi società di software per la sanità d’America, potrà consentire a medici e operatori sanitari di redigere automaticamente le risposte ai messaggi dei pazienti, ma anche individuare delle tendenze sanitarie nelle cartelle cliniche. Tuttavia, la collaborazione desta dubbi etici tra i ricercatori sull’attendibilità dei sistemi di AI.

La collaborazione, scrive Microsoft sul suo blog, “è incentrata sulla fornitura di una gamma completa di soluzioni generative basate sull’intelligenza artificiale integrate per aumentare la produttività e l’assistenza ai pazienti”. “L’applicazione di ChatGpt-4 rende più facile per le organizzazioni sanitarie identificare i miglioramenti operativi, come la riduzione dei costi”, aggiunge Epic. La sperimentazione è partita in alcuni ospedali americani come Uc San Diego Health, UW Health a Madison nel Wisconsin e lo Stanford Health Care.
Il software di Epic Systems in passato è finito al centro di polemiche per l’utilizzo di algoritmi predittivi nella sanità. Inoltre, alcuni esperti si chiedono se i modelli di intelligenza artificiale come ChatGpt siano adatti ad un settore delicato come la sanità, in quanto non perfetti.

AI e quantum computing per la ricerca sull’mRNA

Intanto, sempre sul fronte sanitario, Moderna e Ibm stanno collaborando per utilizzare l’intelligenza artificiale generativa e il calcolo quantistico per far progredire la tecnologia dell’mRNA, fondamentale per produrre il vaccino contro il Covid. Le società hanno firmato un accordo che consentirebbe a Moderna di accedere ai sistemi di calcolo quantistico di Ibm e all’intelligenza artificiale generativa per accelerare la scoperta e la creazione di nuovi vaccini e terapie basate su mRNA.

Musk contro Microsoft: proprietà dei dati al centro della querelle

Il ceo di Twitter Elon Musk ha minacciato di fare causa a Microsoft, accusando il gigante del software di utilizzare illegalmente i dati della società di social media per addestrare il suo modello di intelligenza artificiale. La minaccia di Musk è arrivata tramite un tweet ed è seguita all’annuncio fatto da Mashable e altre pubblicazioni secondo le quali Microsoft vorrebbe eliminare Twitter dalla sua piattaforma pubblicitaria, che consente agli acquirenti di annunci di gestire tutti i loro account social in un unico luogo. “Si sono addestrati illegalmente utilizzando i dati di Twitter“, ha twittato Musk. “Tempo di querela”. La minaccia di Musk è l’ultima indicazione che la proprietà dei dati sta rapidamente diventando un campo di battaglia teso nella corsa all’IA generativa.

Ciulli (Google): “Le norme sull’AI sono future-proof”

Nessun timore davanti a sistemi come ChatGpt, perché “la normativa sulla privacy” è “abbastanza recente e tutela il futuro”. E’ la posizione espressa da Diego Ciulli, head of Government Affairs and Public Policy di Google, all’evento “L’Intelligenza dell’immaginario“, realizzato da Caltagirone Editore con il Festival delle Scienze. “Le norme esistono e allora ci si confronta con le istituzioni” ha osservato ancora Ciulli intervenendo all’appuntamento sul dossier ChatGpt e OpenAI portato alla ribalta dal presidente dell‘Autorità garante dei dati personali, Pasquale Stanzione, che ha sospeso l’accesso all’intelligenza artificiale ChatGpt dall’Italia.

Google Brain e DeepMind diventano un’unica forza dedicata all’AI

Google, nel frattempo, continua a lavorare intensamente sul fronte dell’intelligenza artificiale. La casa madre Alphabet sta infatti fondendo il team interno di Google Research chiamato “Brain” con DeepMind, in una mossa progettata per avvicinare due gruppi focalizzati sull’AI.

Google ha acquisito DeepMind nel 2014 per 500 milioni di dollari e fino ad ora l’ha gestita come unità indipendente fuori dal Regno Unito, affidandole lavori futuristici come insegnare ai sistemi informatici a battere i giocatori di alto livello del gioco da tavolo cinese Go. “Combinare tutto questo talento in un unico team mirato, supportato dalle risorse computazionali di Google, accelererà in modo significativo i nostri progressi nell’intelligenza artificiale”, ha dichiarato il ceo di Alphabet Sundar Pichai.

La mossa segna l’ultima riorganizzazione di Google in risposta ai rapidi sviluppi dell’AI, dopo il lancio del chatbot ChatGpt da parte di OpenAI alla fine dello scorso anno.

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