Ismett, l’eccellenza tecnologica sposa l’efficienza sanitaria

L’istituto di Palermo utilizzerà la tecnologia Crimson nei suoi reparti per analizzare la qualità dei propri servizi

Pubblicato il 22 Set 2015

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Tecnologia al servizio della sanità per migliorare l’efficienza e la qualità dell’assistenza sanitaria. L’ISMETT di Palermo, centro ospedaliero di eccellenza specializzato in trapianti e nato dalla collaborazione pubblico-privata di Regione Sicilia, Ospedale Civico e UMPC (University of Pittsburgh Medical Center), continua a credere negli investimenti sul digitale e sarà il primo istituto medico europeo a utilizzare la tecnologia Crimson.

Il software è stato sviluppato da Advisory Board Company, colosso tecnologico con sede a Washington, e cosentirà al personale dell’istituto palermitano di effettuare sofisticate analisi di alcuni indicatori chiave, come i tassi di riammissione ospedaliera, gli eventi avversi e la degenza media. Tutti dati che non solo potranno essere divisi per medico, reparto e patologia, ma saranno confrontabili con i risultati ottenuti dagli oltre 700 ospedali che già utilizzano Crimson. Quest’ultimi includono già i 21 di UPMC e coinvolgono più di 400mila medici negli Stati Uniti.

“Offriremo nuove opportunità di apprendimento sia per ISMETT sia per UPMC a Pittsburgh” -spiega Kevin Quinn, Decision Support Manager presso il Wolff Center di UPMC- “Possiamo, ad esempio, fare un esame approfondito per vedere il motivo per cui la degenza media per una procedura, o la riammissione in ospedale, varia da un ospedale all’altro, e cercare le migliori prassi da condividere su scala internazionale”.

Ad ottenere vantaggi da questa nuova tecnologia potrebbe dunque essere non solo l’organizzazione interna, ma anche l’efficienza economica dell’istituto. Due aspetti particolarmente cari all’ISMETT, da anni tra i rari esempi italiani di spesa sanitaria virtuosa. “Contiamo di utilizzare questo nuovo strumento per migliorare ulteriormente la qualità della nostra assistenza e la nostra, già elevata, efficienza” -afferma il Bruno Gridelli, vicepresidente esecutivo di UPMC International Services e direttore dell’ISMETT- “Ci auguriamo che questo diventi un modello condiviso in tutta Italia, in un periodo di difficoltà economica in cui i governanti cercano soluzioni sempre più efficienti per fornire l’assistenza sanitaria”.

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