IL BILANCIO

E-procurement, appalti “smart” a quota 470 milioni. Traina la sanità

Sono 80 le gare “innovative” avviate dalle PA nel periodo 2013-2019. Agid: “Allineati agli obiettivi dell’Agenda digitale italiana”

Pubblicato il 19 Feb 2020

L. O.

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Raggiungono un valore di 470 milioni le 80 gare d’appalto innovative avviate dalle PA italiane nel periodo 2013-2019. E’ la Sanità a fare la parte del leone con il 38% di ricorso ai nuovi appalti. “Un risultato – fa sapere Agid in una nota – in linea con gli obiettivi dell’Agenda digitale italiana, che nel 2012 poneva lo sviluppo del procurement d’innovazione tra le azioni da perseguire”.

La fotografia, scattata dal portale appaltinnovativi.gov.it gestito da Agid, ha reso disponibile un set di open data sulle sfide lanciate dalle pubbliche amministrazioni italiane negli ultimi sei anni.

Le sfide censite sono costituite per oltre il 64% da appalti pre-commerciali, per il 16% da partenariati per l’innovazione, per il 9% da dialoghi competitivi, per l’1% da procedure competitive per negoziazione, mentre in circa il 10% dei casi l’amministrazione ha espresso il suo fabbisogno d’innovazione e sta valutando la procedura più idonea da adottare.

I settori più innovativi

Il settore che ha fatto maggiormente ricorso agli appalti innovativi è quello della Sanità e alimentazione (38%), seguito da Energia e ambiente (21%), Mobilità intelligente, smart communities e agenda digitale (25%), Turismo e patrimonio culturale (10%), Aerospazio e difesa (6%).

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Gli appalti innovativi sono procedure previste dalla legislazione comunitaria e nazionale che rivoluzionano le modalità e l’oggetto degli acquisti della pubblica amministrazione. Tramite gli appalti innovativi, la PA lancia una “sfida” al mercato, esprimendo il proprio fabbisogno in termini funzionali, ma lasciando agli operatori di mercato la libertà di proporre la soluzione tecnica ritenuta più idonea.

Queste tipologie di procedure consentono lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni innovative utili per migliorare e rendere più efficienti i servizi ai cittadini e alle imprese. La stessa Unione Europea, attraverso la Direttiva 24/2014, ne raccomanda l’utilizzo per stimolare l’innovazione e nello stesso tempo affrontare le principali sfide a valenza sociale.

L’attività di monitoraggio sugli appalti innovativi rientra tra le funzioni svolte da AgID in coerenza con La linea d’azione 76 del Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2019-2020. I dati raccolti sul portale appaltinnovativi.gov.it sono inoltre stati presi in esame anche nell’ultima Relazione annuale sulla ricerca e innovazione in Italia realizzata dal CNR, che ha dedicato un intero capitolo al procurement d’innovazione, analizzandone gli impatti sul mondo della ricerca.

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