IL CONTRATTO

“E-skills, così la PA diventa più moderna”, appello dei sindacati a Madia

Cgil, Cisl e Uilcom puntano il dito contro l’idea di aumentare gli stipendi dei dipendenti pubblici solo a chi ha un reddito basso: “Dignità professionale passa per investimenti in alta formazione”

Pubblicato il 16 Mag 2016

“E-skills, così la PA diventa più moderna”, appello dei sindacati a Madia

“I lavoratori pubblici vogliono lavorare meglio per contribuire allo sviluppo del paese. La produttività non cresce senza innovazione organizzativa, senza una moderna riorganizzazione dei servizi e dei processi produttivi, formazione, partecipazione dei lavoratori alla definizione degli obiettivi e alla misurazione e investimenti in digitalizzazione”. Con queste parole Rossana Dettori, Giovanni Faverin e Nicola Turco, segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa, rispetto alle indiscrezioni di stampa sulla direttiva all’Aran che il ministro della Semplificazione e PA, Marianna Madia, starebbe preparando. Secondo i rumors l’aumento della parte tabellare dello stipendio non ci sarà per tutti e tre i milioni di dipendenti pubblici: l’intenzione sarebbe quella di limitare gli aumenti solo ai redditi più bassi, sulla falsa riga di quanto fatto dal governo Renzi con il bonus da 80 euro.

“Il contratto è un diritto per tutti i lavoratori – dicono i sindacalisti – E il rinnovo deve restituire dignità e riconoscimento professionale e retributivo a tutte le lavoratrici e i lavoratori pubblici. Senza eccezioni”.

“Siamo i primi a voler sostenere i redditi più bassi anche nel pubblico impiego – evidenziano i tre – Ma questo va fatto attraverso la leva fiscale, abbassando le tasse, aumentando i servizi alla persona, gli aiuti alle famiglie monoreddito. Non riversando misure minime di civilta’ sui costi contrattuali. Noi chiediamo contratti innovativi che puntino a garantire diritti ai lavoratori e ai cittadini, sulle competenze e sul miglioramento dei servizi e siamo pronti a proporre al governo un piano vero sulla produttività. Cittadini e imprese chiedono servizi più veloci e avanzati”.

E concludono: “le piazze piene di queste settimane per ‘Contratto Subito’ stanno lanciando una proposta chiara al governo e alla politica locale. Ma non accettiamo altre provocazioni elettorali. I lavoratori sono dalla parte di chi chiede una nuova macchina organizzativa per il welfare e i servizi pubblici. E il ministro Madia? Pensa a mettere a punto il motore o solo la divisa del pilota?”.

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