Federalismo fiscale alle porte. Sas: “Analisi dei dati must della riforma”

L’azienda di business intelligence, in tandem con il Sose, spinge su soluzioni di predictive performance management nella PA per l’attuazione del riassetto finanziario dello Stato

Pubblicato il 22 Giu 2011

Analisi dei dati e attuazione del Federalismo fiscale. Questo il
tema del convegno che si è tenuto oggi a Roma, organizzato da
Forum PA, Sose (Società per gli studi di settore), e Sas, azienda
specializzata in soluzioni di business intelligence, per fare il
punto sulle priorità tecnologiche in vista del riassetto
federalista dello Stato, che abbraccia la gestione finanziaria
degli enti locali nel nostro paese.

Compito del Sose sarà quello di determinare entro il 2013 i costi
standard da assegnare ai diversi capitoli di spesa di comuni e
provincie, creando modelli in base a Lea (Livelli essenziali di
assistenza) e Lep (Livelli essenziali di prestazione) che saranno
fissati dalla politica : “Un lavoro enorme, che prevede
l’acquisizione di tutti i dati degli enti locali italiani –
dice Giampietro Brunello, presidente e amministratore delegato di
Sose – in questo contesto, la qualità dei dati che raccogliamo
è fondamentale, usiamo bel 15mila filtri, elaborati insieme con le
soluzioni analitiche e predittive delle soluzioni Sas, per
l’acquisizione di un dato nel nostro database”.

Un’operazione di raccolta dati che prevede l’utilizzo di
questionari, da sottoporre a 7mila comuni e alle province. Il primo
questionario riguarda la Polizia locale e l’84% dei comuni ha
già risposto ai quesiti del Sose, che riguardano i costi per
l’espletamento della funzione.

“Anche noi, come il Sose, cerchiamo l’anima dei numeri – dice
Fabrizio Padua, direttore Public Sector di Sas – i dati
finalmente sono percepiti come un asset e nella Pubblica
Amministrazione l’80% dei dati non è strutturato. Il nostro
obiettivo è fornire soluzioni di Financial intelligence e
Predictive performance management che consentano ai manager
pubblici di realizzare modelli predittivi e nuove analisi
statistiche sul fabbisogno futuro degli enti locali, anche grazie
alla segmentazione dei contribuenti”.

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