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Inps, dal Pnrr 180 milioni per la digitalizzazione. In arrivo 6mila assunzioni

Il presidente Pasquale Tridico: “140 milioni andranno all’innovazione dei servizi, 8 alla formazione del personale e 34 al portale”. Obiettivo: arrivare a un’offerta sempre più personalizzata, semplice e accessibile

Pubblicato il 22 Apr 2022

Pasquale Tridico Inps

Un “tesoretto” da 180 milioni in due anni, da destinare a progetti di innovazione tecnologica, formazione del personale e servizi innovativi: sono i fondi che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza stanzia per l’Inps, con l’obiettivo di mettere l’istituto nelle condizioni di offrire servizi sempre più personalizzati, semplici e accessibili per ogni tipologia di destinatari. “Il cambiamento tecnologico è iniziato poco prima della pandemia – afferma Pasquale Tridico (nella foto), presidente dell’Istituto nazionale previdenza sociale – Ora grazie al Pnrr arriveranno circa 180 milioni, di cui 8 per la formazione del personale, 140 per l’innovazione dei servizi digitali e 34 per il portale”.

Sono 110 i progetti individuati finora da Inps per servizi destinati a disabilità, pensionati, famiglie, stakeholder e intermediari, lavoratori, cittadini. Parliamo ad esempio della Disability Card, un documento su supporto magnetico che permette alle persone con disabilità di accedere a servizi e agevolazioni loro riservate, e della domanda di reversibilità precompilata e automatizzata: a seguito di un lutto, un sms invita il coniuge superstite ad accedere alla propria area riservata MyInps, per presentare la domanda di reversibilità che troverà già precompilata. Parliamo di una mole di domande precompilate che ammonta a 20.540 da settembre 2021 a febbraio 2022, di cui 14.180 nel 2022.

Altri esempi di innovazione che hanno riguardato e stanno riguardando l’inps sono il Consulente digitale delle pensioni, con cui l’Istituto stima di raggiungere a breve 700mila utenti a cui sarà suggerito di verificare il diritto a prestazioni integrative della pensione percepita, e la consulenza virtuale per scenari pensionistici futuri, il servizio “PensAMi” che accompagna l’utente nel percorso di approfondimento della propria situazione previdenziale. Tra febbraio e aprile 2022 gli accessi al servizi sono stati circa 200mila. Quanto poi al Portale delle famiglie, è stato realizzato per fornire servizi integrati, trasversali e proattivi per agevolare e supportare genitori e figli, mentre il servizio Assegno unico consente di riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli: dal primo gennaio sono state già presentate domande per 5 milioni di beneficiari.

Per i prossimi due anni Inps prevede inoltre una campagna di assunzioni: “A causa di un tasso di pensionamento molto elevato siamo scesi a 24mila, mentre il nostro livello di fabbisogno è stimato su 30mila. Ce ne mancano quindi 6.000 che assumeremo nel prossimo biennio”.

“L’inps sta portando avanti un percorso di cambiamento tecnologico, culturale e di processo – aggiunge il direttore generale Vittorio Caridi che richiede un aggiornamento continuo per avere servizi sempre più personalizzati e proattivi come le domande precompilate e l’utilizzo dei dati già in possesso dell’Istituto”.

“L’Inps è la casa degli italiani il pilastro del welfare  – sottolinea Rocco Lauria, direttore centrale Organizzazione e Comunicazione interna – e quindi deve avere un modello inclusivo e differenziato”.

“Gli obiettivi da portare a termine tra il 2022 e il 2023 sono molto sfidanti – argomenta Massimiliano D’Angelo, direttore centrale Tecnologia informatica e innovazione – Il pre requisito per i nostri servizi è che siano direttamente fruibili dai cittadini”.

“Non ci può essere vero cambiamento se questo non si basa sulle persone che lavorano nell’Istituto – conclude Giuseppe Conte, direttore centrale Formazione e sviluppo risorse umane, riferendosi anche ai 16 progetti formativi che hanno già coinvolto 2.435 persone – Il Pnrr prevede una formazione digitale che metta i dipendenti in condizione di svolgere al meglio il proprio lavoro e in grado di progettare e gestire il cambiamento”.

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