E-HEALTH

La sanità digitale diventa “nazionale”, stop ai sistemi che non si parlano

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin annuncia: “Nella legge di Stabilità la norma che collega la card al fascicolo sanitario elettronico per garantire interoperabilità dei dati”. Dall’e-health risparmi per 4 miliardi: “Ogni euro risparmiato verrà investito per migliorare l’assistenza”

Pubblicato il 10 Nov 2016

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La trasformazione digitale della sanità pubblica, è “molto vicina e in gran parte già realizzata. Noi vediamo questo processo come fonte di grande risparmio, fondamentale per migliorare il rapporto qualità-costo, ridurre sprechi e inefficienze. Ogni euro verrà reinvestito per migliorare l’assistenza ai cittadini”.

Lo afferma in una intervista a “Il Corriere della Sera” il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Sarà questo il tema dei tre giorni di dibattito e confronto organizzati a Milano per la seconda edizione di “S@lute, il Forum dell’innovazione” che si apre questa mattina. Iniziativa promossa da Allea e Fpa con la collaborazione di Motore Sanità, e che premierà i progetti più significativi sul piano dell’innovazione. Non solo informatica, ma anche, ad esempio, un carrello “intelligente” per il trasporto di farmaci.

Quanto ai tempi “Il primo provvedimento attuativo – spiega il ministro – è il regolamento del fascicolo sanitario elettronico, uscito a settembre 2015. E’ uno strumento formidabile che permette di accedere ai dati riguardanti ogni cittadino. Il Politecnico di Milano stima che le strutture sanitarie potrebbero risparmiare circa 3,8 miliardi l’anno. Ad esempio, dalla cartella clinica elettronica e la dematerializzazione dei referti potremmo ridurre la spesa di 2,2. Verrebbero eliminati i costi della stampa e il tempo di infermieri”. Per il cittadino “ai benefici bisogna aggiungere i possibili risparmi economici di circa 5,4 miliardi. I cittadini potranno ritirare i referti via web e così prenotare esami e visite evitando le attese al telefono”.

La nuova Finanziaria del 2017, quanto al tema della digitalizzazione “contiene una norma che collega il fascicolo sanitario alla tessera sanitaria. In pratica, in ogni parte d’Italia si parlerà un unico linguaggio, a vantaggio del cittadino che ovunque vada avrà con sé i dati personali. Il fascicolo consentirà al paziente di poter disporre immediatamente del suo stato di salute e al medico di accrescere qualità e tempestività delle decisioni”. Al Forum si parlerà anche di intelligenza artificiale. “Quando ci potremo avvalere dell’intelligenza artificiale avremo non solo dati completi ed esaurienti ma anche la capacità di elaborarli per programmare meglio la ricerca e decidere strategie sul territorio”.

Quanto ai costi per i farmaci e le cure innovative: “Il fondo sanitario è stato aumentato di 2 miliardi, ora è di 113 miliardi. Cinquecento milioni vanno ai nuovi farmaci per l’epatite C, altri 300 per cure di malattie non altrimenti trattabili. I risparmi che derivano dalla ristrutturazione della spesa sanitaria anche attraverso la trasformazione digitale verranno reinvestiti per offrire ai cittadini nuove prestazioni”.

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