EMILIA-ROMAGNA

Lepida approva il piano 2014-2016: avanti su fibra e cloud

La in house della Regione Emilia Romagna approva le azioni chiave per il periodo 2014-2016. La banda ultralarga arriverà anche nei centri medio-piccoli e la riorganizzazione dei data center passa attraverso la “nuvola”

Pubblicato il 08 Gen 2014

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Lepida spinge sull’Agenda digitale regionale e focalizza l’attenzione sulla fibra e la modernizzazione della PA. Il 20.12.2013 l’Assemblea dei Soci di della in house dell’Emilia-Romagna ha approvato all’unanimità il nuovo Piano Industriale triennale, dopo la proposizione delle linee guida al cda del 30.10.2013, il raffinamento nel Comitato Tecnico del 26.11.2013 ed il parere favorevole nel Comitato Permanente di Indirizzo e Coordinamento con gli enti locali del 06.12.2013.

Le principali novità sono le seguenti:la proprietà di parte della rete Lepida; l’interconnessione al principale punto di interscambio nazionale ed europeo; l’aggiornamento dei parametri disviluppo delle reti; il risparmiodi 24 milioni anno offerto dalla rete Lepida al territorio rispetto almercato delle PA; la ridefinizione dei parametri di digital divide agli obiettivi europei, l’implementazione di una strategia persuperare il digital divide nelle zone industriali ed artigianali; la costruzione di una strategia per portare la banda ultralarga ai cittadini nelle città medio-piccole; la disponibilità di un catasto federato per le infrastrutture; la possibilità di utilizzare il WiFi non solo in modo gratuito ma anche libero cioè senza autenticazione; la costituzione di datacenter regionali integrati in una strategia nazionale ed a disposizione di tutto il territorio per passare da soluzioni frammentate a soluzioni concentrate, da soluzioni singole a condivise, da ced a datacenter, da fisico a virtuale, da software acquisito a cloud; l’organizzazione dei servizi secondo il Modello di Amministrazione Digitale; la messa a disposizione di Cms per implementare il portale tipo di amministrazione trasparente; una piattaforma per la pubblicazione di informazione di natura eterogenea; una piattaforma per esporre i dati in ottica open data; costruzione di accordi con vendor per modelli di licensing vantaggiosi; l’implementazione di un processo di qualificazione per valorizzare i mattoncini sviluppati nel Piano Telematico; supporto agli enti nella attuazione del riordino territoriale; meccanismi di semplificazione di processo a favore di tutti i soci,compresa la Regione.

Il Piano include alcuni indicatori di attività, evidenziando il livello del 2013 e le attese per i successivi 3 anni. In termini di ricavi per il 2013 è stimato 18.7 milioni mentre per il 2014 26 milioni, per il 2015 16.7 milioni e per il 201616.8 milione. L’utile risulta sempre in attivo.

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