Unificare le banche dati delle società partecipate dallo Stato per avere contezza delle stesse e avviare un processo di consolidamento all’insegna dell’efficienza. L’annuncio lo ha fatto il ministro della PA e Semplificazione, Marianna Madia, in occasione della giornata di apertura di ForumPA.
“Oggi esistono due banche dati – ha detto la Madia – una sotto il mio ministero, l’altra sotto il ministero dell’Economia che, però non si parlano, non sono interoperabili. Nelle prossime settimane il Consiglio dei ministri varerà un provvedimento, nell’ambito delle azioni della spending review, che collocherà le informazioni in un’unica infrastruttura gestita dal Mef. Per il ministro sarà “la banca dati della Repubblica italiana”.
Il database unica sarà lo strumento principe per avviare i tagli al settore annunciati dal premier Matteo Renzi all’indomani del caro da parte del Cdm del decreto Irpef Dalla riorganizzazione il governo punta ad ottenere per ora 100 milioni nel breve termine ma, in prospettiva, risparmi ben più corposi: in tre anni le partecipate dovranno passare da 8.000 a 1.000. “Le municipalizzate, sapete quanto costano ai cittadini come costo complessivo? Circa un miliardo e mezzo di disavanzo. Noi proponiamo di sfoltire e semplificare: dobbiamo passare da ottomila a mille in tre anni”, aveva detto Renzi.