PA DIGITALE

Madia: “Basta file e faldoni, con Spid Italia più semplice”

Il ministro della PA e Semplificazione presenta l’identità digitale: “Lavoriamo per una Repubblica matura che offre servizi efficienti ai cittadini”

Pubblicato il 08 Mar 2016

madia-160203164648

Addio file e scartoffie, mai più mille password e chiavi d’accesso, basta con le vie crucis da uno sportello all’altro. È quanto promette Spid, acronimo di sistema pubblico di identità digitale, presentato stamane dal ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia a palazzo Vidoni. Si tratta di un sistema informatico con nome e password per accedere a tutti i servizi online della pubblica amministrazione, e dei privati che intendono aderire al progetto, con un’unica identita’ digitale.

Madia spiega: “Basta cone le due effe dell’amministrazione pubblica: basta file e faldoni. Con Spid lavoriamo per una Repubblica matura, perché migliaia di amministrazioni non si muovano più come isole ma come un corpo unitario che dà servizi ai cittadini, che risponde ai loro bisogni e non scarichi responsabilità di servizi inefficienti”. Con Spid, aggiunge Madia, “si riuscirà ad avere attraverso un unico pin il mezzo per dare servizi ai cittadini, per permettere loro di adempiere agli obblighi. Ci saranno anche i servizi dei privati che decidono di entrare in questo meccanismo. È un sistema apripista anche per il privato”.

Spid sarà disponibile dal 15 marzo, e le identità saranno rilasciate e certificate da Poste italiane, Tim e Infocert. “Questi sono i risultati di quando si lavora in squadra con la barra dritta- osserva l’amministratore delegato Francesco Caio- è stato un percorso pluriennale che renderà la vita più semplice ai cittadini. È un passaggio importante per un Paese europeo, con Spid siamo più avanti degli altri”.

Dal 15 marzo saranno pronte a fornire servizi ai cittadini tramite Spid l’Inps, l’Inail, la regione Toscana e l’Emilia-Romagna. Ad aprile si aggiungeranno Agenzia delle Entrate, comune di Venezia e Firenze, Regione Friuli Venezia Giulia. A giugno Piemonte, Lazio, Liguria e comune di Lecce.

Firenze è all’avanguardia, visto che nei prossimi tre mesi, grazie anche alla regione Toscana, sara’ la citta’ con l’amministrazione pubblica piu’ digitalizzata d’Italia: “In 3 mesi il cittadino di Firenze sara’ un cittadino digitale”, assicura Antonio Samaritani, direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale. Tra una settimana saranno i 300 i servizi accessibili con Spid, 600 entro giugno.

Spid, aggiunge Madia, “renderà il Paese più semplice, è pensato anche per restituire più tempo alle persone, è un progetto che coniuga l’evoluzione tecnologica alla parola diritti”. Tra le cose che a breve, tramite Spid, i cittadini potranno fare da un pc o da uno smartphone senza dover andare in qualche ufficio sono per esempio: verificare tramite l’Inps i contributi versati alla colf; compilare il 730 sul sito dell’Agenzia delle entrate; vedere il Cud; cambiare indirizzo di residenza; fare l’Isee; iscrivere i figli all’asilo nido; accedere allo sportello telematico per Imu, Tari e Tasi.

Marco Patuano, ad di Tim, annuncia: “A breve doteremo tutti i 53mila dipendenti di Spid. L’obiettivo poi sarà convincere altre grandi aziende a fare lo stesso”. Il presidente dell’Inps Tito Boeri aggiunge: “Questa è una digitalizzazione essenziale, un rapporto diretto con i cittadini, riduce discrezionalità nella pubblica amministrazione”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati