Parlamento, ok al decreto sviluppo. C’è anche la Cie

La card, che verrà rilasciata a tutti i cittadini indipendentemente dall’età, incorporerà gradualmente anche la tessera sanitaria

Pubblicato il 21 Giu 2011

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Tremonti rilancia sulla carta di identità elettronica. Come
annunciato nei mesi scorsi, la card è stata inserita nel decreto
sviluppo passato oggi alla Camera. La Cie verrà rilasciata a tutti
i cittadini indipendentemente dall'età (prima il limite era a
15 anni) anche se l'obbligo di rilevare le impronte digitali è
soppresso per i minori di 12 anni. Gradualmente la carta
d'identità elettronica incorporerà anche la tessera
sanitaria.

A puntare sulla Cie erano stati il ministro dell’Innovazione
Lucio Stanca e il suo successore Luigi Nicolais. Poi era arrivato
Brunetta che, tutto concentrato sul lancio della Posta elettronica
certificata, aveva pensato di allungare i tempi del documento
cartaceo a 10 anni, annullando così ogni progetto che puntasse
alla digitalizzazione dell’identità.

Nel mezzo di questi dieci anni una serie di scontri-confronti tra
il governo centrale e i Comuni, che avevano sollevato remore sul
rilascio di una card poco “finanziabile” con le già magre
finanze degli enti locali, e disinteresse da parte dei cittadini,
restii a farsi rilasciare un documento che di innovativo aveva ben
poco, visto che né il terzo governo Berlusconi né quello
successivo guidato da Prodi erano riusciti ad elaborare una
strategia di lancio che, oltre la rilascio, prevedesse l’aggancio
di servizi pubblici elettronici.

Ma ora il governo punta proprio sulle prestazioni elettroniche a
valore aggiunto per il rilancio della card, forti di quanto
previsto dal nuovo Codice dell’amministrazione digitale che
obbliga le PA a smaterializzare servizi e processi al massimo entro
18 mesi, facilitando anche il nuovo corso della carta digitale.

Intanto, in attesa che quanto previsto dal decreto sviluppo
approvato oggi diventi effettivo con il varo dei regolamenti
attuativi l’esecutivo fa le prove generali con i dipendenti
pubblici che verranno dotati di una tessera elettronica, valida per
l’espatrio e per l’accesso ai servizi digitali della pubblica
amministrazione, come previsto dal Codice dell’amministrazione
digitale. Un test che permtterà di rilevare eventuali errori di
strategia e di funzionamento da evitare in futuro, censendo una
platea più ristretta e per questo più facilmente monitorabile.

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