DL SEMPLIFICAZIONI

Patroni Griffi: “Puntare su banca dati appalti e fascicolo elettronico”

Il ministro della Funzione Pubblica accende i riflettori sulle misure che consentirebbero di razionalizzare maggiormente le spese della PA. Intanto arrivano le prime stime sui risparmi frutto del dl Semplificazioni: 500 milioni per le Pmi in gran parte trainati dalla digitalizzazione

Pubblicato il 30 Gen 2012

Federica Meta

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Banca dati degli appalti e fascicolo elettronico. Sono questi gli strumenti con cui il ministro della Funzione Pubblica e Semplificazione, Filippo Patroni Griffi, mira razionalizzare le spese della Pubblica amministrazione. “La PA – ha detto il ministro intervenendo al convegno su “Appalti pubblici e crescita: competenze, responsabilità e trasparenza” – deve spendere bene in un contesto di razionalizzazione delle spese che esca dalla logica lineare, perché c’è poco da tagliare in questo senso, per calarsi in una considerazione mirata dei flussi di spesa”.

“Confido molto nella messa a punto della banca dati appalti e del fascicolo elettronico – ha aggiunto il ministro – perché credo siano in un’ottica di riduzione reale degli oneri alle imprese, consentendo alle stazioni appaltanti di consultarli senza chiedere alle imprese ulteriori documentazioni”. Patroni Griffi ha inoltre sottolineato l’importanza di "sviluppare ulteriormente la centralizzazione degli acquisti e l’affidamento dei lavori a livello periferico per una maggiore razionalizzazione, laddove qualcosa è stato già fatto per i comuni al di sotto dei 5.000 abitanti".

Intanto si fanno le prime stime sui risparmi determinati dall’applicazione del dl Semplificazioni. Secondo Patroni Griffi il beneficio complessivo del decreto – potrebbe superare i 500 milioni di euro per le Pmi. Tra i 320 e i 325 milioni vale per famiglie e imprese la sola velocizzazione dei certificati; 140 milioni per le Pmi la nuova banca dati per gli appalti. Ma i risparmi, non quantificabili con precisione, riguardano anche altri capitoli che incidono su settori i cui costi valgono oltre 1 miliardo". In gran parte questi vantaggi economici saranno trainati dalla digitalizzazione delle comunicazioni tra PA e dai certificati online.

Federconsumatori e l’Adusbef stimano un risparmio di 154 euro l’anno a famiglia derivanti da cancellazione di adempimenti e riduzione di lungaggini, sui 154 euro l’anno. Dalla cancellazione degli atti cartacei, nel dettaglio, arrivano minori spese per lo Stato che potrebbero avere ricadute positive di 54 euro per ciascun nucleo familiare; il guadagno pari a circa 7,5 ore medie di minori attese vale poi 75 euro, nell’ipotesi di un valore pari a 10 euro l’ora.

Le novità scatteranno molto probabilmente da martedì. Dopo il Cdm di ieri il ministro Patroni Griffi ha incontrato i tecnici per le ultime limature al testo che lunedì sarà consegnato al Quirinale per la firma. Per le famiglie le novità avranno un impatto ad ampio raggio: i certificati potranno essere richiesti per via telematica, con un’ accelerazione che vale 10 milioni di risparmi per le amministrazioni pubbliche. I cambi di residenza tra comuni saranno in tempo reale e i documenti che verranno rinnovati a partire dal giorno di pubblicazione varranno fino alla data del compleanno successiva alla normale’ scadenza del documento.

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