ANITEC

Radaelli: “Alla PA serve un procurement più smart”

Il presidente di Anitec: “L’efficienza dei servizi dipende dalle modalità di approvvigionamento. Centrale il ruolo di Consip”

Pubblicato il 03 Giu 2014

F.Me.

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“La gestione dei fornitori e degli acquisti all’interno di un’impresa è un fattore chiave dell’efficienza dell’impresa stessa. Vale quando si parla di multinazionali e riorganizzazione degli acquisti su scala globale, ma vale anche quando si parla di Pubblica amministrazione, la cui gestione, pur sempre con ottica di servizio, deve rispondere a logiche di efficacia e di efficienza”. È quanto dichiara Cristiano Radaelli, intervenuto stamane al convegno dal titolo “Un nuovo smart public procurement: opportunità, ostacoli, esperienze innovative”, svoltosi a Roma all’interno del Forum PA 2014.

“Per garantire competenza e efficacia nella valutazione – aggiunge Radaelli – è necessario avere un pool accentrato di esperti. Il ruolo di Consip è dunque fondamentale. Va naturalmente valutata la qualità dell’offerta e non vanno prese decisioni solo in base al massimo ribasso. Per poter raggiungere livelli di prezzo competitivi è poi fondamentale che le gare indette per le forniture della PA siano coerenti con il quadro normativo europeo, in modo tale da creare uno standard il più possibile condiviso e diffuso. Se così non fosse, sia le multinazionali, sia le imprese italiane che guardano all’estero, per rispondere a richieste particolari per il mercato italiano dovrebbero tenere in conto l’onere di extra costi, spesso non giustificabili. Il rischio è in questo caso di una riduzione dell’offerta disponibile, a scapito dei costi o delle funzionalità disponibili poi alla PA. Un punto su cui per esempio bisognerebbe intervenire riguarda i Criteri Ambientali Minimi per l’IT, che ha una formulazione italiana sensibilmente diversa da quelle di altri Paesi europei”.

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