Reti Amiche, sportelli “alternativi” a quota 60mila

Sono 25 milioni gli utenti potenziali dell’iniziativa lanciata nel 2008. Prestazioni Inps e Inail e certificati anagrafici i servizi erogati da tabaccai, sportelli postali e bancari. E ora Brunetta punta al lancio dei micro-pagamenti online

Pubblicato il 05 Apr 2011

60mila sportelli e oltre 25 milioni di utenti potenziali. Sono i
numeri del progetto Reti Amiche, l’iniziativa che Palazzo Vidoni
ha ideato nel 2008 con l’obiettivo di mettere in sinergia la PA
con reti private di aziende, associazioni e catene di
distribuzione, emersi oggi in occasione della prima Convention
nazionale di Reti Amiche, organizzata dall’Agenzia per la
diffusione delle tecnologie per l’innovazione in collaborazione
con Abi e ForumPA.

In questi tre anni Reti Amiche ha svolto una funzione di
moltiplicare degli sportelli di accesso alla PA senza alcun onere
aggiuntivo per lo Stato. Battezzato in via sperimentale il progetto
ha visto, in una prima fase, la collaborazione di interlocutori
più prossimi al cittadino, ovvero Poste e Tabaccai, che fornivano
servizi di sportello avanzato (rilascio e rinnovo di passaporti,
riscossione contributi previdenziali) e altri servizi delle PA
quali la consegna dei certificati anagrafici. In un secondo momento
gli accordi con i partner si sono evoluti, passando da una rete
fisica (sportelli e Bancomat) a una logica multicanale e innovativa
(Internet, Gdo, telefonia), definendo nuovi canali, reti e servizi.
Per favorire questo processo sono stati via via siglati protocolli
d’intesa con Poste Italiane, Ibm Italia, Federazione Italiana
Tabaccai (Fit), Madiaset, Notariato, Finmeccanica, Unicredit, Coop,
Intesa Sanpaolo, Equitalia, Vodafone, Lottomatica, Enel, Sisal, Fs
Spa, Ingegneria dei sistemi elaborazione dati (Ised) e
Ericsson.

I servizi attualmente erogati attraverso Reti Amiche sono diversi:
rinnovo e rilascio di permessi di soggiorno, pagamento di alcuni
contributi Inps, servizi Inps Card, pagamento dell’assicurazione
Inail per casalinghe e infortuni domestici, certificati anagrafici,
posta elettronica, informazioni (campagne di promozione attivate
con il ministero dei Beni Culturali) e Reti amiche on the job
(grazie al quale circa 155 mila dipendenti possono usufruire del
servizio direttamente dal proprio posto di lavoro).
La convention di oggi è stata l’occasione per fare il punto
sullo stato di avanzamento dei servizi Reti Amiche attivati dai
partner, per stimolare le pubbliche amministrazioni
all’attivazione dei servizi online e per inquadrare – anche sotto
il profilo regolamentare – il tema dei piccoli pagamenti che sono
stati introdotti in base alla Direttiva sui Servizi di
Pagamento.

“La Pubblica amministrazione si è sorretta per troppo tempo su
logiche standard del passato che per quanto comode, hanno prodotto
nel tempo innumerevoli danni e iniquità ai cittadini – spiega
Brunetta – Il rinnovamento della PA deve innanzitutto partire da
una logica tanto poco conservativa e protezionistica di interessi
in realtà non suoi, quanto più propensa al cambiamento, anche se
esso comporta l’apertura al privato”.

“Un ragionamento – conclude il ministro – scevro da
qualsivoglia demonizzazione del mercato ci inserisce in una nuova
ottica, quella di una PA che vive e opera nel presente e che si sta
lanciando verso il futuro, fatto di nuovi spazi fisici e
possibilità telematiche”.

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