L'AUDIZIONE

Samaritani: “Agid sotto organico, serve più personale”

L’appello del direttore generale dell’Agenzia in audizione davanti alla commissione d’inchiesta sulla PA digitale: “Abbiamo solo 93 addetti, ce ne vogliono almeno 250”

Pubblicato il 07 Feb 2017

Federica Meta

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Più risorse umane per consentire ad Agid di operare al meglio. La necessità è emersa in occasione dell’audizione del direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale, Antonio Samaritani davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione della Pubblica amministrazione.

“Agid – ha spiegato il direttore Samaritani – ha a disposizione 93 persone in organico e ne servirebbero almeno 250”. Di qui la necessità di aumentare personale e competenze.

Anche il presidente della Commissione, Paolo Coppola, ha sottolineato “l’enorme compito dell’Agenzia, per essere portato avanti, necessita di ulteriori risorse che, attualmente, sono chiaramente insufficienti”.

L’audizione è stata l’occasione per fare il punto su quanto speso per l’Ict pubblico, 5.560 nel periodo 2013-2015, ma anche per delineare i prossimi obiettivi di spesa.

Per Italia Login, ha annunciato Samaritani, sono previsti “50 milioni”. La piattaforma, ha spiegato il dg, oltre ad “abilitare una strategia di Paese e definire il modello di interoperabilità, facilita il rapporto col mercato e indirizza l’attuazione dei principi di razionalizzazione della spesa definiti dalla legge di stabilità”.

Focus anche sul roll out di Spid: “5 i provider accreditati, 3720 PA attive e 4276 servizi disponibili. A febbraio 2017 sono 1 milione e 130mila le identità digitali erogate”, ha ricordato Samaritani sottolineando che si punta ad una adesione di tutta la PA a fine anno.

Per quanto riguarda PagoPA sono “177 i prestatori di servizio e 15292 le amministrazioni aderenti”. Quasi 1300 le transazioni. Più lento lo sviluppo dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente, la cui sperimentazione è iniziata a dicembre 2015. Buone le performance della Fatturazione elettronica: 54,7milioni le fatture gestite, 23.327 le amministrazioni registrate su Ipa e 56.814 gli uffici fattura attivi. Il 92% dei file è inviato correttamente.

Il collocamento di Agid come Agenzia alle dipendenze della Presidenza del Consiglio è in linea con le best practices europee – ha sottolineato Samaritani – e assicura le migliori condizioni per una governance complessiva dell’Agenda digitale nazionale”.

L’audizione del dg di Agid è arrivata nel momento in cui il Piano Triennale è in fase di revisione. La scorsa settimana il Team Digitale, guidato dal commissario Diego Piacentini, ha fatto sapere: “siamo in una fase avanzata della revisione del piano triennale al quale Agid e Team per la Trasformazione Digitale stanno lavorando insieme”.

Attraverso il Piano Triennale saranno individuati principi architetturali fondamentali e saranno classificate e razionalizzate le spese per amministrazione o categorie di amministrazioni in coerenza con gli obiettivi da raggiungere fissati dalla legge di stabilità. I risparmi ottenuti sul fronte della spesa corrente alimenteranno nuovi investimenti in innovazione e sviluppo.

Infine si è discusso anche sullo stato della digitalizzazione. Secondo Coppola “per la trasformazione risulta evidente l’importanza dello switch off , una leva da utilizzare maggiormente. Ci vuole più coraggio a livello normativo affinché, in alcuni settori, si eviti la coesistenza con le vecchie procedure”.

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