LA COLLABORAZIONE

Appalti più “smart” per le città intelligenti: asse Mise-Agid

Insieme ad Anci via al monitoraggio dei fabbisogni dei territori e per l’individuazione di quartieri pilota dove lanciare i primi progetti. L’Agenzia punta sul pre-commercial procurement per coinvolgere le imprese

Pubblicato il 01 Apr 2016

F.Me

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Asse Mise-Agid per lo sviluppo delle città intelligenti. Per raggiungere gli obiettivi definiti dal programma per il rafforzamento della dotazione infrastrutturale e dei servizi innovativi delle città italiane, il ministero per lo Sviluppo economico ha intrapreso, insieme all’Agenzia per l’Italia Digitale e ad Anci – un fattivo lavoro per la valutazione dei fabbisogni dei territori, e per l’individuazione dei quartieri pilota in cui verranno sperimentate soluzioni non ancora presenti sul mercato.

Nell’ambito del protocollo di intesa e in sinergia con le politiche avviate dal Mise, l’Agid – che da tempo è impegnata nella costruzione di un percorso di facilitazione per la sperimentazione su vasta scala di servizi, dispositivi e soluzioni legati alle Smart Citiy – si occuperà dell’attivazione di appalti pre-commerciali di grandi dimensioni in risposta ai fabbisogni più innovativi espressi dalle amministrazioni.

La mappa dell’intelligenza delle città italiane l’ha disegnata l’ultimo index di EY. Secondo la classfica Bologna conquista la palma di città più “smart” d’Italia, seguita da Milano e Torino. Al quarto posto si posiziona Mantova che conferma l’ascesa delle città medie. Roma scivola dal 4° al 9° posto. Fanalino di coda il Sud: la prima città metropolitana in classifica – Napoli – occupa la 32esima posizione.

Anche per il 2015 il podio resta saldamente nelle mani delle grandi città del Nord Italia: subito dopo Bologna la città più innovativa è Milano anche grazie ad Expo, che strappa l’argento a Torino, quest’anno scesa al terzo posto della classifica. Roma perde terreno e scivola dal 4° al 9° posto. Purtroppo il Sud mostra un ritardo strutturale, bisogna aspettare la 32esima posizione per incontrare la prima metropoli del Sud, Napoli, e Lecce la prima città media al 52° posto. La maglia nera resta in Sicilia con i principali capoluoghi che, come nel 2014, si attestano in fondo della classifica. Cagliari al 33° posto guadagna 11 posti rispetto allo scorso anno, anche grazie alla forte informatizzazione delle scuole con l’81% delle aule connesse nella regione.

Le città medie mostrano le performance migliori con un trend generale che vede oltre 23 città tra il 4° e il 39° posto. Tra le piccole città brilla Mantova che si posiziona al 4° posto con un balzo dal 35° posto nel 2014, dimostrando di essere una città “smart e vivibile” a dimostrazione della smartness come moltiplicatore della qualità della vita. Seppur in fondo alla classifica, le città del “benessere analogico” mostrano alta vivibilità anche in presenza di bassa diffusione delle innovazioni, tra queste Fermo nelle Marche e Lanusei, Tempio e Olbia in Sardegna.

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