DEMOCRAZIA DIGITALE

Attacco hacker a Rousseau, il Garante Privacy vuole vederci chiaro

L’Autority avvia un’istruttoria. Ma dai vertici del Movimento 5 Stelle arrivano rassicurazioni: “Il sistema è sicuro, votazioni non manipolate”

Pubblicato il 10 Ago 2017

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Il Garante della Privacy segue da vicino la vicenda relativa all’attacco hacker subito dalla piattaforma del Movimento 5 Stelle “Rousseau”: il 7 agosto è stata aperta un’istruttoria in merito, inviando una richiesta di informazioni. E’ quanto si apprende dall’ufficio dell’Autorità, interpellato da CorCom sulla questione. Le stesse fonti spiegano che ad istruttoria in corso non è possibile fornire ulteriori dettagli.

Dal Movimento però continuano ad arrivare rassicurazioni sulle votazioni che non avrebbero subuto alcuna manipolazione – Rousseau è utilizzata per scegliere i candidati e per promuovere campagne. Secondo i vertici pentastellati il sistema, di fatto, è sotto controllo. Ma comunque, come annunciato da Luigi Di Maio, sono state depositate delle denunce in Procura sulla questione mentre sono state inviate delle e-mail agli utenti che esortano gli iscritti a “cambiare periodicamente la password” d’accesso al sito movimento5stelle.it.

Nel frattempo l’hacker rogue0, il nickname di chi ha violato la piattaforma, dopo un silenzio durato pochi giorni, ieri è tornato a farsi vivo su Twitter diffondendo username e password di quello che potrebbe essere un admin di Rousseau. I leaks però non compaiono più sulla piattaforma Zerobin, utilizzata dall’hacker per la pubblicazione dei dati carpiti dal sistema operativo M5S. Rogue0 ha poi nuovamente puntato il dito contro evariste.gal0is – l’account Twitter dell’hacker “buono” che per primo aveva segnalato la vulnerabilità di Rousseau – accusandolo di essere un dipendente della “Casaleggio Assonnati”.

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