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Neutral Host, il modello condiviso accelera il 5G e riduce i costi delle telco



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Secondo Market Growth Reports, il mercato delle infrastrutture condivise vale 2,82 miliardi di dollari nel 2024 e punta a 7,79 miliardi entro il 2033, con una crescita annua del 11,96%. La spinta arriva da Das e small cells in stadi, aeroporti e real estate, mentre gli Usa guidano con oltre il 40% delle installazioni globali. Il modello neutral host diventa cruciale per ridurre capex, ottimizzare lo spettro e abilitare private 5G e smart city

Pubblicato il 15 dic 2025



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Il mercato delle infrastrutture condivise è entrato in una fase di accelerazione che segna un punto di svolta per l’intero comparto telco. Secondo un report di Market Growth Reports, il valore globale dei Neutral Host raggiungerà 2,82 miliardi di dollari nel 2024 e salirà a 7,79 miliardi entro il 2033, con un tasso di crescita annuo composto dell’11,96%. Una dinamica che riflette la necessità di rispondere alla domanda crescente di connettività ad alta capacità in contesti urbani e indoor, dove le reti macro non riescono a garantire prestazioni adeguate.

La spinta della densificazione urbana e del traffico dati al Neutral host

Il fenomeno Neutral host è alimentato da un contesto in cui le connessioni mobili attive superano gli 8,4 miliardi e il consumo medio per utente oltrepassa i 15 gigabyte al mese. In aree ad alta densità come stadi, aeroporti e grandi complessi commerciali, la copertura tradizionale incontra limiti strutturali. Qui il modello neutral host si impone come soluzione strategica, consentendo agli operatori di condividere infrastrutture e ridurre costi operativi e di capitale. Secondo il report, oltre 52.000 sistemi Das e 210.000 small cells sono già attivi in configurazione condivisa, con risparmi energetici e di duplicazione dei siti superiori al 60% in alcuni casi studio.

Venue e real estate al centro della trasformazione

Gli stadi rappresentano uno dei segmenti più dinamici: più del 70% delle strutture di fascia alta in Nord America ha adottato soluzioni neutral host per supportare applicazioni a banda larga come streaming live e analisi in tempo reale. Negli ultimi diciotto mesi sono state aggiunte circa 3.000 nuove installazioni, mentre negli aeroporti oltre 110 scali internazionali hanno integrato infrastrutture condivise per garantire copertura stabile a più di due miliardi di passeggeri l’anno. Anche il settore immobiliare si muove in questa direzione. Qui più di 18.000 edifici commerciali negli Stati Uniti e in Europa hanno previsto Das e small cells già in fase di progettazione, rispondendo alla crescente domanda di connettività multi-operatore.

Wi-Fi offload e private 5G: nuovi scenari di utilizzo

Accanto alle soluzioni cellulari, il Wi-Fi offload gestito in modalità neutrale sta assumendo un ruolo chiave, con oltre 420 milioni di connessioni giornaliere nel 2023. Le reti metropolitane di New York, Londra e Seoul convogliano fino al 65% del traffico dati nelle ore di punta attraverso sistemi condivisi, alleggerendo la pressione sulle reti mobili. Parallelamente, il modello neutral host si afferma come acceleratore per il private 5G in settori come logistica, energia e manifattura. Più di 1.400 reti aziendali sfruttano infrastrutture condivise per ridurre tempi e costi di implementazione, mentre il 35% degli edifici 5G-ready in aree urbane ha già adottato questa soluzione.

Neutral host: ostacoli regolatori e sfide di integrazione

Nonostante i vantaggi, il percorso non è privo di criticità. Il report segnala che le procedure autorizzative e il coordinamento tra stakeholder possono rallentare i progetti, con ritardi che arrivano a 18 mesi. Inoltre, il 38% dei professionisti intervistati ha riscontrato problemi di integrazione durante le implementazioni DAS in edifici multi-tenant. Questi fattori incidono sulla scalabilità del modello, ma non ne compromettono la traiettoria di crescita, sostenuta da esigenze di ottimizzazione dello spettro e riduzione dell’impatto ambientale.

Investimenti e innovazione: il volano del mercato

Gli investimenti globali in infrastrutture condivise hanno superato i 12 miliardi di dollari nel 2023, con una quota del 42% destinata a Das e small cells nel real estate commerciale. Le aziende statunitensi guidano la corsa con oltre 6 miliardi di dollari indirizzati alla densificazione urbana, mentre fondi di private equity e veicoli InvIT hanno raccolto più di 2,1 miliardi tra il 2023 e l’inizio del 2024. Sul fronte tecnologico, il 2023 ha visto il lancio di oltre 300 nuovi prodotti, tra cui piattaforme Das all-in-one compatibili con 5G NR e sistemi small cell modulari installabili in poche ore, sviluppati da player come American Tower, Crown Castle e Cellnex.

Geografie e prospettive: Nord America leader, Asia in accelerazione

Il Nord America si conferma il mercato più avanzato, con oltre 125.000 nodi Das e small cells distribuiti tra Stati Uniti e Canada e una quota del 40% sul totale globale. L’Europa segue con più di 15.000 siti, spinta da progetti smart city e dalla densità di venue pubbliche, mentre l’Asia-Pacifico accelera grazie all’urbanizzazione e al roll-out del 5G in Cina e India. Medio Oriente e Africa mostrano segnali di crescita, con iniziative come Vision 2030 in Arabia Saudita e programmi donor-backed in Sudafrica e Nigeria.

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