TECNOLOGIE

Droni, in pista anche i grandi marchi italiani

Enel, Eni, Rete ferroviaria italiana e Vodafone Italia hanno già in corso sperimentazioni. A Dronitaly le best practice

Pubblicato il 27 Lug 2015

DE.A.

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Anche le grandi aziende italiane stanno scegliendo i droni: Enel, Eni, Rete ferroviaria italiana e Vodafone si confronteranno sulle rispettive attività sperimentali a Dronitaly 2015, la manifestazione italiana dedicata alle applicazioni professionali dei droni civili, che si terrà a Milano il 25 e 26 settembre prossimi.

Il settore dei droni per uso professionale sta vivendo una fase di sviluppo dinamica caratterizzata da opportunità di crescita in Italia e all’estero. Tendenza confermata dall’attenzione che alcune grandi aziende italiane stanno manifestando nei confronti dei Sapr, con l’attivazione di programmi sperimentali: Enel, ad esempio, utilizza già dei droni per ispezionare in maniera rapida e sicura l’interno delle grosse caldaie degli impianti termoelettrici, evitando di ricorrere a complesse impalcature e riducendo così i costi. Anche se in modo meno eclatante rispetto ad aziende straniere, vedi i casi di Amazon, Dhl e Swiss Post, anche la grande industria italiana è interessata alle opportunità offerte dai droni in termini di miglioramento dell’efficienza e abbattimento dei costi, senza dimenticare la maggiore sicurezza del personale addetto, per operazioni complesse come le ispezioni in condizioni geografiche o climatiche poco agevoli.

Case history di questo livello saranno presentate e discusse durante la tavola rotonda “L’impiego dei sistemi unmanned nelle grandi aziende italiane”, in programma il prossimo 25 settembre a Dronitaly 2015, in cui quattro big player del mercato dell’energia, dei trasporti e della comunicazione – Enel, Eni, Rete Ferroviaria Italiana e Vodafone – presenteranno le loro esperienze e si confronteranno sulle prospettive offerte dai droni per il loro business a una platea selezionata.

Ma questo non è l’unico appuntamento di rilievo nel programma convegnistico che animerà Dronitaly 2015. I convegni tratteranno una varietà di argomenti con taglio tecnico-scientifico: dalla stima della massa legnosa in arboricoltura al controllo di ponti e viadotti, al ruolo dei droni nelle attività di monitoraggio ambientale delle Arpa; dall’utilizzo dei droni acquatici per rilevamenti marini e lacustri al confronto tra open e closed source nella scelta dei software di volo, e molti altri ancora. Il panel dei relatori vede la presenza di figure di spicco del mondo accademico e della ricerca, tra cui: il prof. Tommaso Maggiore del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano; il prof. Piergiorgio Malerba Docente di Bridge Theory and Design del Politecnico di Milano; il prof. Vittorio Casella del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Pavia.

Inoltre, la manifestazione aprirà i battenti pochi giorni dopo l’entrata in vigore del nuovo regolamento Enac, che, con le nuove indicazioni per i voli sui centri cittadini e sopra aree finora interdette ai droni, apre nuove possibilità di sviluppo per il settore. Di regole e mercato si parlerà nei due eventi inaugurali del 25 settembre: il convegno con i rappresentanti degli organi di regolamentazione aerea italiani ed europei, Enac, Enav ed Easa, e quello per la presentazione dei risultati dell’indagine di mercato realizzata dell’Osservatorio Dronitaly-Doxa che, per la prima volta in Italia offrirà dati specifici sull’industria italiana dei droni.

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