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Uber spinge sui taxi volanti, altri 5 Paesi pronti per l’esperimento (ma non l’Italia)

L’azienda espande il progetto Air anche a Francia, Brasile, India, Giappone e Australia. Il debutto commerciale nel 2023. Ma già si affacciano i primi concorrenti

Pubblicato il 30 Ago 2018

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Taxi, bici elettriche e motorini, ma anche taxi volanti. Uber punta in alto – è il caso di dirlo – e lavora per allargare il suo esperimento di velivoli volanti ad altri cinque paesi: Francia, Brasile, India, Giappone e Australia. Sono questi i mercati che l’azienda sta prendendo in considerazione per espandere il suo progetto Air che ha promesso di lanciare in via dimostrativa a Los Angeles e Dallas dal 2020.

L’annuncio è arrivato durante un evento in Giappone sul trasporto aereo. Non c’è solo Uber in pista: sono tante le compagnie che stanno sviluppando progetti di macchine volanti, anche Boeing e Airbus. Uber Air ha intenzione di lanciare voli dimostrativi nei prossimi due anni e un servizio di taxi volanti a pagamento entro il 2023. La compagnia ha anche annunciato di voler espandere la propria sperimentazione con i droni di consegna per il proprio servizio Uber Eats.

La notizia, riportata dal sito The Verge, arriva in un momento in cui Uber vuole diversificare le sue modalità di trasporto usando anche biciclette e scooter elettrici. E pochi giorni fa c’è stata anche una importante novità per la società che riguarda le auto. Toyota ha annunciato un investimento in Uber di 500 milioni di dollari, come parte di un accordo per sviluppare congiuntamente un’automobile che si guida da sola.

Alla testa del progetto Eric Allison, subentrato dopo le dimissioni dell’ideatore dell’operazioneJeff Holden. A maggio l’azienda ha lanciato un contest per selezionare la prima città internazionale dove i taxi volanti UberAIR saranno attivati.

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