Il 5G è fatto anche di densificazione per rispondere all’esplosione del traffico dati in aree altamente popolate e in questo contesto si colloca l’annuncio di Boldyn Networks: il grande host neutrale e fornitore di reti private ha superato le oltre 200 small cell distribuite sul territorio di Londra. Questo risultato fa parte di un’iniziativa più ampia per migliorare la connettività mobile nelle aree urbane più frequentate attraverso infrastrutture scalabili e condivise, a sostegno del progetto di Londra come smart city.
Le implementazioni di Boldyn si sono concentrate in alcune delle aree più dense della capitale come King’s Cross, Waterloo, London Bridge, Old Street, The Shard e Hyde Park Corner. Le small cell permettono di offrire una connettività più veloce, scalabile, sostenibile ed economica in tutta la città, supportando le strategie di rete degli operatori mobili.
Boldyn punta a una tempistica di 3 mesi dall’ordine all’attivazione – molto più rapida delle attivazioni standard delle small cell – accelerando il lancio dei servizi di connettività in una delle città più complesse del mondo.
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Le small cell di Boldyn per la smart city di Londra
All’interno del progetto di smart city di Londra l’implementazione delle small cell rappresenta un tassello fondamentale: le piccole celle, infatti, permettono di costruire una rete in fibra particolarmente fitta attraverso il riutilizzo dei condotti di Transport for London (TfL). Ciò permette a sua volta di portare connessioni rapide a migliaia di asset per la densificazione 5G della capitale britannica.
Boldyn ha una concessione esclusiva di 20 anni con TfL ed è dunque in grado di accedere a più di 80.000 risorse stradali connesse alla fibra, anche su colonne di illuminazione, 2.000 km di condotti e 400 km di fibra sotterranea, senza la necessità di nuove autorizzazioni di pianificazione, che allungherebbero i tempi e i costi di consegna.
Riutilizzare le risorse stradali di TfL significa anche che Boldyn ridurrà al minimo le interruzioni, ridurrà l’impatto ambientale e preserverà il paesaggio urbano di Londra.
L’uso della rete di trasporto per la smart city abilita anche applicazioni IoT, illuminazione intelligente e soluzioni di monitoraggio ambientale.
Infine, l’implementazione delle small cell aiuta a colmare il divario digitale estendendo la disponibilità di fibra gigabit ai centri comunitari e agli edifici comunali. La migliore connettività consente anche ai residenti di avere un migliore accesso all’istruzione, all’occupazione e ai servizi pubblici e supporta i servizi di emergenza e le infrastrutture di sicurezza urbana.
La crescita del mercato delle piccole celle
Secondo le previsioni di mercato 2025 del Small Cell Forum, i modelli neutral host, come quello di Boldyn, sono sempre più riconosciuti come critici per la connettività futura. Le small cell aziendali gestite da host neutrali cresceranno dal 14% al 28% tra il 2023 e il 2030, la crescita più rapida di qualsiasi modello di business.
Entro il 2030, le implementazioni di host neutrali dovrebbero rappresentare il 30% di tutti i nuovi rollout di small cell, dimostrando un ruolo sempre più cruciale nell’affrontare la sfida della copertura all’interno degli edifici e nel garantire la qualità del servizio e l’espansione sostenibile.
Il modello neutral host
L’avvento del 5G ha rappresentato un’evoluzione tecnologica profonda per l’intero ecosistema delle telecomunicazioni. Ma l’elevata frequenza delle bande utilizzate e l’esplosione del traffico dati impongono una forte densificazione della rete, con migliaia di nuovi siti da costruire. Questo scenario, inevitabile per garantire copertura e performance, sta sollevando problemi di natura economica, ambientale e urbanistica.
In risposta a queste sfide, il whitepaper “Neutral Host Networks: A Solution to Greener and Cost-Effective Deployments”, curato da Abi Research per conto di Boldyn Networks, analizza le potenzialità di un modello infrastrutturale condiviso, già in fase di adozione in alcune grandi città europee e statunitensi.
Nel modello neutral host (Nhn), un’infrastruttura unica e neutrale consente a più operatori mobili di condividere elementi chiave come radio, siti, backhaul e persino frequenze, a seconda dell’architettura scelta. Si tratta di un cambio radicale rispetto ai deployment classici, dove ogni operatore costruisce e mantiene una propria rete, anche nelle stesse aree.
Il whitepaper spiega che i modelli Nhn possono essere implementati in modalità brownfield (su infrastrutture già esistenti) o greenfield (da zero), con impatti diversi su costi e tempi. Viene anche esplorata la differenza tra condivisione attiva (radio, core, spettro) e passiva (torri, alimentazione, siti fisici).
La simulazione realizzata da Abi Research prende in esame due ambienti urbani altamente densi e rappresentativi: New York (Manhattan, Brooklyn e Bronx) e Roma Capitale, suddivisa in municipi centrali e periferici. I parametri considerati includono popolazione, densità urbana, superficie territoriale, diffusione della fibra e piani di deployment pubblico e privato già annunciati.
Il confronto mostra un risparmio potenziale che varia in base alla tipologia di area. A Manhattan, si passa da 1.209 small cell necessarie a 726 con modello Nhn. Nei municipi centrali di Roma, da 726 a 388. Nei municipi periferici, da 923 a 493.
Le simulazioni evidenziano anche che il modello neutral host consente una migliore distribuzione degli investimenti, specialmente nelle aree meno servite, dove costruire reti proprietarie sarebbe antieconomico per i singoli operatori.
Le collaborazioni di Boldyn con le telco
Proprio a New York City AT&T, in collaborazione con Boldyn Networks, ha ampliato la connettività cellulare nel tunnel di Joralemon Street e sta già lavorando per connettere i segmenti della linea G crosstown, dando il via a quello che sarà uno degli aggiornamenti wireless più importanti al sistema di trasporto di Brooklyn effettuato negli ultimi anni. La connettività è già attiva per i passeggeri AT&T.
Il tunnel di Joralemon Street è il più antico della metropolitana subacquea di New York City e il suo tratto di 1,1 miglia collega le linee 4 e 5 tra Manhattan e Brooklyn. Il crosstown G, a sua volta, attraversa alcuni dei luoghi più popolati e vivaci di Brooklyn e Queens, fornendo un collegamento fondamentale con i treni diretti a Manhattan.
Il tunnel di Joralemon Street e la linea G segnano il prossimo grande passo nel lavoro di Boldyn e della società dei trasporti della Mela Mta per espandere il 5G e migliorare la connettività in tutto il sistema della metropolitana di New York.
Il 5G privato a Gran Canaria
Separatamente, a Gran Canaria, Boldyn ha avuto in assegnazione un progetto strategico da Opcsa (Operaciones Portuarias Canarias) per progettare, implementare e gestire una rete privata 5G utilizzando Nokia Digital Automation Cloud nel più grande terminal container delle Isole Canarie. Si tratta di una pietra miliare nel percorso di trasformazione digitale del terminal portuale, che migliora la connettività, l’intelligenza operativa e riducendo i costi.
L’accordo prevede di utilizzare il 5G privato as a service di Boldyn, offrendo a Opcsa una rete veloce, sicura e scalabile senza l’onere di gestire l’infrastruttura. Questo modello completamente gestito garantisce costi prevedibili, implementazione rapida e supporto continuo. Man mano che il progetto procede, Boldyn e Opcsa valuteranno le prestazioni ed esploreranno un lancio più ampio, posizionando il porto come leader nell’innovazione della logistica digitale.