A Torino “colpo grosso” per la banda larga

Il governo stanzia 6 mln di euro dei 29 necessari a portare avanti il progetto broadband lanciato dalla Provincia e dai Comuni dei Patti Territoriali

Pubblicato il 23 Feb 2010

Finanziamenti per la banda larga alla Provincia di Torino: colpo
“milionario” o “spiccioli”? Dipende dai punti di vista. Per
l’edizione torinese de La Stampa i sei milioni che entro il primo
semestre 2010 il governo riconoscerà alla Provincia per realizzare
infrastrutture materiali e immateriali (e quindi anche la banda
larga) rappresentano un ricco bottino. Ci sarebbero anche altri 20
milioni circa, stanziati tempo fa dallo Stato per i Patti
territoriali e mai incassati causa l’assenza di progetti o la
mancata validazione delle procedure, e che saranno “rimodulati”
dal ministero del Tesoro e girati alla Provincia da quello dello
Sviluppo economico, secondo quanto affermato dal direttore generale
Gianluca Esposito, presente ieri con l’assessore alle Attività
produttive Ida Vana al convegno sullo sviluppo della banda larga
organizzato nella sede della provincia.

Questa seconda tranche servirà per finanziare progetti di sostegno
alle imprese nei principali poli logistici sul territorio e in
primis le fonti rinnovabili, ma anche la banda larga. “In un
momento di crisi si tratta di risorse preziose per il nostro
territorio. Ci auguriamo che queste somme vengano sbloccate in
tempi rapidi”, dice l’assessore Vana. Il punto, però, è
proprio questo: sono 20 milioni al momento “virtuali”. Per
questo l’edizione torinese di Repubblica definisce
“spiccioli” i sei milioni che alla Stampa sembrano un colpo
“milionario”: all’appello mancano 29 milioni, necessari per
completare il progetto di sviluppo della banda larga messo in piedi
dalla Provincia e dai Comuni dei Patti territoriali. Secondo
Repubblica, l’assessore Ida Vana li reclama da mesi al ministero
dello Sviluppo economico e lo ha fatto anche al convegno di ieri di
fronte a Gianluca Esposito.

La risposta che è arrivata è solo “parziale”, un quinto della
cifra attesa, anche se probabilmente sufficiente a impedire che il
progetto si areni a un anno dall’avvio. Tanto più che i
risultati finora sono positivi, sebbene con qualche ombra, come
l’uso ancora molto contenuto della banda larga da parte delle
imprese. Il progetto ha avuto nei Patti territoriali uno degli
attori principali, con quasi 7 milioni investiti finora per
realizzare i due anelli di fibra ottica lungo gli assi Torino-Ivrea
e Torino-Pinerolo, per un totale di 430 chilometri di rete
installata in meno di un anno in un territorio di 71 comuni dove
sono insediate 64mila aizende e 472mila persone.

Il progetto è stato coordinato dal Csi-Piemonte che, come ha
ricordato il presidente Francesco Brizio, ha appaltato la fornitura
“chiavi in mano” a Telecom. A febbraio 2009 è stato firmato il
contratto di concessione per 20 anni all’azienda di Bernabè e di
servizio con gli operatori privati interessati a portare servizi
telematici a imprese e famiglie della zona. “L’intervento
garantisce rilevanti ricadute”, sottolinea Ida Vana, “sia
immediate, con l’incremento delle infrastrutture in fibra ottica
in provincia e l’interconnessione di 14 centrali telefoniche per
le quali non era possibile attivare servizi Adsl, sia in
prospettiva con nuove opportunità per gli operatori di tlc e
soprattutto per le aree periferiche, svantaggiate rispetto ai
servizi di banda larga”. La speranza è che non occorrano venti
anni per far arrivare il resto dei fondi.

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