LE NOMINE

Agcom, Passera: “Trasparenza e meritocrazia per le nomine”

Il ministro per lo Sviluppo economico: “Servono meccanismi che permettano di scegliere personalità adeguate agli incarichi”. L’appello del Pd: “Si apra un confronto in Parlamento”

Pubblicato il 02 Mag 2012

F.Me.

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Le nomine che attendono il governo, tra cui anche quella del nuovo presidente dell’Agcom, dovranno avvenire all’insegna "della trasparenza, della meritocrazia e di meccanismi che permettano di trovare le persone più adeguate per i vari incarichi". Lo ha dichiarato il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, a margine del bilancio di fine mandato del presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò, che fra due settimane conclude il suo settennato. Alla domanda se verranno pubblicati i curricula di coloro che possono aspirare alla nomina, Passera ha risposto che "su tutto il tema delle nomine ci sono pensieri in corso di questo tipo". Quanto, invece, alla relazione del presidente uscente, Passera ha detto che è stata "rigorosa e del tutto condivisibile". Il ministro ha quindi ringraziato molto Calabrò "per il lavoro realizzato in questi anni".

Sul tema delle nominedelle Authority torna anche il Pd. In una nota congiunta il deputato e capogruppo in commissione Trasporti e Telecomunicazioni alla Camera, Michele Meta, e il deputato democratico Mario Lovelli sottolineano la necessità di "un confronto pubblico e trasparente con il Parlamento" sulla nomina dei componenti delle Autorità indipendenti in scadenza.

"Condividiamo i criteri indicati dal ministro Passera, secondo il quale occorre introdurre misure di trasparenza e meritocrazia per la nomina dei membri dell’Agcom, della costituenda Authority dei Trasporti e delle altre autorità in scadenza – premettono i deputati – Riteniamo, però, che la scelta dei prossimi membri di Authority così importanti per la regolazione e la vigilanza di settori delicati come i trasporti e le telecomunicazioni, non possa prescindere da un confronto pubblico e trasparente con il Parlamento".

"Chiediamo quindi al Governo, e lo faremo formalmente con una risoluzione che depositeremo come Pd nelle prossime ore di aprire un confronto con le Camere che preveda la presentazione dei curricula dei candidati alle Autorità di regolazione e controllo, specifiche audizioni per delineare la competenza e l’autonomia di ciascun candidato".

L’obiettivo è quello di "effettuare una scelta propedeutica per la crescita dell’economia del Paese e per garantire la tutela dei diritti del consumatore" affermano Meta e Lovelli.

"Chiederemo inoltre al Governo di favorire la scelta di personalità molto competenti in tutti i settori di intervento delle medesime Autorità, e non soltanto – concludono – in campo giuridico-amministrativo, garantendone l’effettiva indipendenza con rigorose incompatibilità sia in relazione alla politica ma anche alle grandi forze economiche del settore evitando, quindi, situazioni di conflitto di interesse".

"Ci auguriamo che le voci che circolano circa il vaglio dei curriculum da parte del governo siano confermate. L’Italia dei Valori, infatti, ha chiesto da tempo che, per le nomine Rai di sua competenza, l’esecutivo avviasse una selezione dei candidati basata sul merito e su procedure trasparenti, ricorrendo anche ad audizioni pubbliche". È questa la proposta avanzata da Antonio Di Pietro. "Chiediamo, però, che il governo annunci ufficialmente – sottolinea il leader dell’Idv – il termine di scadenza per presentare le candidature, le modalità per farlo e la data entro cui verranno definite le nomine. Per restituire indipendenza alla prima azienda culturale del Paese è necessario puntare su professionisti liberi e credibili che non rispondano – conclude l’ex pm – alle logiche dei partiti".

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