IL CASO

Agenda digitale, Trigilia conferma: “I fondi Ue ci sono”

Dopo l’inchiesta del Corriere delle Comunicazioni arriva la nota ufficiale del ministero per la Coesione Territoriale: “Previsti 1,8 miliardi di euro. E alle risorse comunitarie si aggiungerà il cofinanziamento nazionale”

Pubblicato il 15 Gen 2014

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Il governo si è impegnato per quanto riguarda le risorse del nuovo ciclo di Fondi strutturali europei 2014-2020 sull’obiettivo della digitalizzazione. La nota ufficiale del ministero della Coesione Territoriale arriva dopo l’inchiesta del Corriere delle Comunicazioni sulla destinazione dei fondi europei.

In una nota il ministero guidato da Carlo Trigilia, ricorda in una nota come “nell’Accordo di partenariato, il documento di strategia di livello nazionale che indica gli interventi su cui si concentrerà l’impiego dei Fondi strutturali europei, all’Agenda digitale è dedicato un obiettivo tematico della politica di coesione europea 2014-2020 (Obiettivo Tematico 2)”.
La bozza di Accordo di partenariato, inviata dal ministro per la Coesione territoriale alla Commissione europea lo scorso 9 dicembre, destina all’Obiettivo tematico 2 1,8 miliardi di euro del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) (solo quota comunitaria), di cui il 35% (630 milioni di euro) allocato per il raggiungimento del risultato atteso riguardante la connettività in banda larga e ultra larga. Alle risorse comunitarie si aggiungerà il cofinanziamento nazionale (in una misura pressoché equivalente alla quota comunitaria).

In particolare, le linee di indirizzo strategico per l’Obiettivo tematico 2, inserite nell’Accordo di Partenariato, prevedono i seguenti risultati attesi: riduzione dei divari digitali nei territori e diffusione di connettività in banda larga e ultra larga; digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di servizi digitali della PA. Poi servizi di eGovernment interoperabili, integrati, co-progettati con cittadini e imprese; potenziamento della domanda di Ict dei cittadini: utilizzo servizi on line, inclusione digitale e partecipazione in rete.

A questi interventi si aggiungono quelli, rilevanti, più specificamente rivolti alla diffusione dell’Ict nelle imprese previsti nell‘Obiettivo 3 “Competitività dei sistemi produttivi”. Occorre poi tenere presente che, “oltre alle risorse assicurate dalla programmazione comunitaria, nel periodo 2014-2020 saranno disponibili anche i finanziamenti nazionali del Fondo Sviluppo e Coesione (circa 54 miliardi), sulla base di quanto previsto dalla legge di Stabilità 2014. Una parte di tali fondi potrà contribuire ulteriormente a sostenere l’Agenda digitale.

“Le risorse a valere sul del Fondo Sviluppo e Coesione (Fsc), per la digitalizzazione e in particolare per la rete, sono ancora da definire – conclude la nota – Esse saranno comunque di entità significativa per permettere un sostanziale rafforzamento della rete, secondo le finalità dell’Fsc che è appunto destinato a colmare i divari territoriali, contribuendo alla realizzazione delle grandi reti infrastrutturali materiali e immateriali”.

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