LA SENTENZA

Aiuti di stato illegali: la Corte di Giustizia condanna France Telecom

Gli sgravi fiscali di cui la telco ha beneficiato tra il 1994 e il 2002 giudicati incompatibili con la legge francese e il mercato unico. L’azienda dovrà restituire 1 miliardo di euro

Pubblicato il 09 Dic 2011

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Le agevolazioni fiscali concesse dallo Stato francese a France Telecom sono state “illegali”. La Corte di giustizia europea ha confermato ieri la sentenza del Tribunale di primo grado dell’Ue secondo cui “France Telecom ha beneficiato di aiuti di Stato incompatibili con il mercato comune negli anni compresi tra il 1994 e il 2002”.

Nella sentenza pubblicata a Lussemburgo, i giudici della Corte europea indicano che “la decisione della Commissione Ue, che ha constatato quegli aiuti e ne ha ordinato il recupero, è valida”. La sentenza è definitiva e significa dunque che la telco francese deve restituire al governo 1 miliardo di euro.

Per la corte europea, infatti, il prelievo fiscale applicato alla telco francese negli anni in questione era inferiore a quello che gravava su molte altre aziende del Paese e ha rappresentato un indebito aiuto di Stato e una violazione delle normative comunitarie.

France Telecom aveva fatto appello contro la precedente sentenza della corte europea, nel 2009, che le ordinava di restituire al governo le tasse non pagate, circa un miliardo di euro. La sentenza di oggi respinge le argomentazioni addotte in tale appello.

Un portavoce di France Telecom ha fatto sapere che l’azienda ha già rimborsato oltre un miliardo di euro allo Stato francese in seguito alla prima sentenza, quella del 2009. Non ha indicato invece se l’azienda farà appello anche contro la nuova decisione

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