LA RISTRUTTURAZIONE

Alcatel-Lucent, esuberi dimezzati in Italia

Dopo l’incontro con i sindacati, l’azienda rivede i piani: i tagli passano da 490 a 245 su un totale di 2.100 addetti nel nostro paese. Ma sulla necessità di tagliare i costi non arretra. Prossimo incontro con le parti sociali il 4 giugno

Pubblicato il 22 Mag 2012

F.Me.

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“Alcatel Lucent ci ripensa e dimezza il numero degli esuberi – soprattutto gli ingegneri della fibra di Vimercate – che aveva annunciato in febbraio. Passano così da 490 a 245 i lavoratori che dovrebbero uscire dal perimetro aziendale su un totale, in Italia, di 2.100 addetti”. Lo scrive Il Sole 24 Ore che racconta come sia stata decisiva “la mediazione, con un primo round concluso a Roma, tra azienda, ministero dello Sviluppo economico e sindacati”.

“Si tratta di un primo step positivo anche se c’è da affrontare tutto il tema degli ammortizzatori sociali – spiega Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Fiom Cgil del gruppo Alcatel Lucent – da attivare nell’ottica del reinserimento delle persone e non della loro fuoriuscita dall’azienda”. Prossimo aggiornamento il 4 giugno.

Alcatel-Lucent conferma la propria volontà di mantenere una importante presenza in Italia attraverso le proprie strutture produttive, commerciali e di ricerca. E’ questa la conclusione emersa dal gruppo di lavoro nato dopo l’incontro – dello scorso 1° marzo – tra il Ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera, il ceo di Alcatel-Lucent Ben Verwaayen e l’ad italiano Gianluca Baini, con l’obiettivo di analizzare il sistema Italia.e che vede la partecipazione del Governo, mondo universitario (in particolare il Politecnico di Milano), Regione Lombardia e dell’azienda stessa. “Le considerazioni emerse dal gruppo di lavoro – precisa una nota – sono state oggetto di discussione in un nuovo incontro tra Verwaayen, Baini e il Ministro Passera, trovando una convergenza a partire dalle recenti dichiarazioni del Governo rispetto agli impegni finalizzati al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale”.

L’azienda dichiara la propria disponibilità a rilanciare tale presenza, per allinearla alle sue strategie più globali e alle nuove esigenze di mercato, riducendo significativamente l’impatto sociale del piano di ristrutturazione presentato inizialmente, nonché sviluppando in prospettiva nuove attività nell’ambito delle tecnologie chiave per il proprio portafoglio.

“Tale obiettivo, che continua a collocarsi nel contesto della necessaria riduzione di costi a livello globale – puntualizza l’azienda – potrà essere raggiunto solo qualora un augurabile accordo tra le parti sociali avvenga in tempi rapidi, tali da assicurare la sua efficacia operativa”.

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