Ericsson ha avviato una partnership strategica con LotusFlare, un’azienda di sviluppo software focalizzata sul settore delle telecomunicazioni. L’azienda, con sede a Santa Clara, in California, è stata fondata nel 2014 e conta 500 dipendenti in tutto il mondo.
Da oggi, in base all’accordo raggiunto, una quota di minoranza di LotusFlare sarà controllata da Ericsson. Le parti hanno concordato di non divulgare i dettagli finanziari della transazione: attualmente si sa solo che Vonage, società della galassia Ericsson, sfrutterà questa fornitura accelerata di Api per incrementare l’utilizzo di nuove funzionalità di rete, consentendo a sviluppatori e aziende di creare soluzioni in grado di trasformare la connettività avanzata in vantaggio competitivo.
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I vantaggi offerti dalla piattaforma Dno Cloud di LotusFlare
Il colosso delle apparecchiature di connettività punta in particolare alla piattaforma Dno Cloud di LotusFlare: la soluzione, si legge in una nota, fornisce tool di gestione del consenso e di commercio digitale che abilitano un Network Api Exposure Layer per l’esposizione e la monetizzazione di funzionalità di rete avanzate tramite Api (Access programming interface) di rete.
Si tratta di strumenti che permetteranno a Ericsson di rafforzare e completare l’offerta nel settore delle reti, ampliando il portafoglio di soluzioni per i Communication Service Provider (Csp), che potranno quindi esporre e monetizzare funzionalità di rete avanzate tramite Api.
In aggiunta, Ericsson e LotusFlare forniranno progetti di soluzioni comuni per descrivere scenari di integrazione tipici per il Network Api Exposure Layer, inclusi l’accesso alle Api e la gestione del consenso, e li introdurranno sul mercato per accelerare il percorso dei Csp verso la monetizzazione delle Api di rete.
Sfruttando appieno il potenziale del 5G e dell’AI
“Siamo lieti di avviare questa partnership strategica con LotusFlare. La combinazione delle reti programmabili ad alte prestazioni di Ericsson con le funzionalità di astrazione di rete di LotusFlare, le funzionalità di aggregazione delle Api di rete globale di Aduna e le soluzioni aziendali basate sulla rete di Vonage accelererà la capacità dei Csp di sbloccare nuove funzionalità di rete e di sfruttare una delle più importanti opportunità di creazione di valore per il settore”, commenta Niklas Heuveldop, senior vice president, head of Business Area Global Communications Platform e ceo di Vonage. “Rafforzando ulteriormente l’ecosistema del settore, Ericsson sta accelerando la collaborazione e l’innovazione su larga scala per Csp, aziende e sviluppatori, sfruttando appieno il potenziale del 5G e dell’intelligenza artificiale”.
Sam Gadodia, ceo e co-fondatore di LotusFlare, aggiunge: “Fin dalla nostra fondazione, la nostra missione è stata quella di semplificare la tecnologia e l’esperienza del cliente. Abbiamo compiuto progressi significativi verso questo obiettivo attraverso le nostre attività Dno Cloud e Nomad eSim. L’investimento di Ericsson rappresenta una solida conferma della nostra innovazione di prodotto e del nostro impatto sul mercato. Siamo certi che questa partnership aprirà nuove opportunità di mercato e accelererà lo sviluppo di funzionalità di monetizzazione delle risorse di rete critiche per i Csp a livello globale”.
Cosa permettono di fare le Api di rete
Le Api di rete stanno stravolgendo il paradigma che ha contraddistinto per anni lo sviluppo di applicazioni per i network: tradizionalmente le reti di telecomunicazione hanno operato come elemento di collegamento tra sistemi, in modo in gran parte separato dal mondo dello sviluppo di applicazioni. Tuttavia, l’emergere di reti programmabili e soprattutto delle Api per le telecomunicazioni sta abbattendo questi compartimenti stagni.
La loro adozione rappresenta un’opportunità anche per le aziende di altri verticali, che ora possono sfruttare in modo diretto le capacità delle reti avanzate e creare applicazioni e servizi innovativi. Le Api stanno sostanzialmente democratizzando l’accesso alla rete per creare un ecosistema digitale aperto, consentendo a sviluppatori e aziende di sfruttare appieno le potenzialità dell’infrastruttura di connettività di base.
E sulle ferrovie svizzere arriva la prima integrazione europea tra Gsm-R e Ims
Grazie alla collaborazione col gestore ferroviario nazionale svizzero Sbb (Schweizerische Bundesbahnen), invece, Ericsson ha completato con successo la prima integrazione live in Europa tra il sistema di comunicazione ferroviaria tradizionale Gsm-R e una piattaforma avanzata IP Multimedia Subsystem (Ims) con servizio Voice over Lte (VoLte).
Il potenziamento dell’infrastruttura”, spiega Ericsson in una nota, “assicura continuità alle comunicazioni sull’intera rete ferroviaria svizzera, che si estende per 3.100 km, in vista della dismissione dei servizi 3G di Swisscom prevista entro la fine del 2025. Inoltre, l’aggiornamento dei servizi 4G a bordo di circa mille treni eleva ulteriormente gli standard di connettività e affidabilità delle operazioni ferroviarie di Sbb”.
Per anni, il roaming vocale per le comunicazioni ferroviarie svizzere si è affidato alla rete pubblica 3G di Swisscom nelle aree non coperte dalla rete Gsm-R. Quando Swisscom ha deciso di dismettere i servizi 3G, gli operatori ferroviari hanno dovuto modernizzare con urgenza le loro infrastrutture. Espandere il vecchio sistema Gsm-R era un’opzione sul tavolo, ma Sbb ha scelto di collaborare con Ericsson per implementare una soluzione pronta per il futuro, basata su Ims e VoLte, in grado di integrare le funzionalità specifiche del Gsm-R con i moderni sistemi di telefonia mobile e fissa.
Ericsson ha progettato e implementato la soluzione, integrando tecnologie di diversi fornitori all’interno di un Ims Core convergente. “Il nuovo sistema, che unisce resilienza e innovazione, garantisce continuità end-to-end alle comunicazioni ferroviarie e crea un nuovo standard di riferimento per gli altri operatori europei del settore che si trovino ad affrontare la dismissione delle reti legacy”.






