WEARABLE

Apple Watch: attesa finita, debutto in Italia

Il “gioiello” sarà disponibile da domani negli store fisici e online nonché in selezionate boutique. Nessun dettaglio sul prezzo, ma si partirà da 349 euro. Boom delle app: in pole utility e giochi

Pubblicato il 25 Giu 2015

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Il conto alla rovescia per l’arrivo dell‘Apple Watch in Italia sta per terminare, con una importante novità per chi punta a ricevere informazione puntuale e verificata al proprio polso. L’ultimo “gioiello” della compagnia di Cupertino debutterà nel nostro Paese e in altri sei mercati da domani, venerdì 26 giugno. L‘Apple Watch, il primo nuovo prodotto dell’era Tim Cook, sarà disponibile da domani in Italia nelle tre collezioni Apple Watch, la versione lusso Apple Watch Edition in oro, e l’Apple Watch Sport, il modello più economico che finora è andato per la maggiore nei mercati della prima ondata di lancio, due mesi fa. La vendita avverrà negli store Apple, fisici e online, e in selezionate boutique. Nulla si sa ancora sui prezzi, che veranno resi noti solo domani, ma si parte da un minino di 349 euro.

Oltre all’Italia, l’orologio smart arriverà anche in Messico, Spagna, Corea del Sud, Singapore, Svizzera e Taiwan. Accessorio alla moda, l‘Apple Watch è un’estensione glamour dell’iPhone. L’ associazione tra i due dispositivi (necessario dall’ iPhone 5 in su) ha bisogno di pochi e semplici passaggi. Su entrambi si attiva il collegamento bluetooth e si lancia l’abbinamento guidato. L’iPhone “riconosce” il suo Apple Watch inquadrandolo con la fotocamera. Pochi minuti e telefono e smartwatch risultano collegati. Da questo momento in poi il wearable device funziona in simbiosi col proprio iPhone, mostrando notifiche di messaggi, attività social, notizie, promemoria, ma anche suggerimenti per l’attività fisica. L’attività di impostazione – per decidere i contatti preferiti, le notifiche da ricevere, l’ organizzazione delle app e così via – richiede invece un po’ più di tempo. Meglio ritagliarsi qualche ora e qualche giorno di “test” per capire quali opzioni si adattano meglio alla propria routine e alle proprie esigenze.

Immediato l’accesso a Siri, l’assistente virtuale di Apple, con una pressione più forte sullo schermo dell’Apple Watch (Force Touch). Interessante la ricezione di notifiche “silenziose” con una leggera vibrazione al polso grazie al Taptic Engine. Cuore pulsante del dispositivo sono le applicazioni che hanno visto un vero e proprio boom. Secondo la società d’ analisi AppAnnie le app per Apple Watch hanno superato quota 6mila (dati riferiti all’8 giugno): in cima ci sono le Utilities (12%), i giochi (10%), quelle di produttività (8%) e infine quelle legate al lifestyle e a salute e fitness (entrambe 7%).

Le possibilità d’uso sono dunque centinaia, anche se al momento per lo più legate al proprio iPhone. In autunno qualcosa cambierà con l’ arrivo della seconda versione del sistema operativo dell’Apple Watch – WatchOS 2 – che dovrebbe garantire più autonomia rispetto all’ iPhone, grazie alla possibilità per gli sviluppatori di creare app native per il dispositivo. Quello dell’ indipendenza dell’Apple Watch rispetto all’iPhone pare essere un tassello chiave per decretarne il decollo, tanto che secondo le indiscrezioni che già circolano in rete su una seconda generazione di Apple Watch è proprio in questa direzione che la compagnia sta andando.

L’azienda non ha ancora fornito cifre sulle vendite dell’Apple Watch, già presente fin da aprile sui mercati di Usa, Australia, Canada, Cina, Francia, Germania, Hong Kong, Giappone e Regno Unito, ma secondo Cupertino sono andati “oltre le aspettative”, tanto che ci sono stati ritardi nell’evadere le prenotazioni.

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