SPETTRO

Asta frequenze Usa: pagano le Tlc (e incassano anche le Tv)

L’Fcc sceglie la “reverse auction”. Liberate le frequenze utilizzate dalle televisioni, ma una parte dell’incasso andrà a loro

Pubblicato il 01 Ott 2012

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La Federal Communication Commission (Fcc), l’agenzia Usa delle telecomunicazioni, ha approvato all’unanimità una proposta preliminare per fissare possibili tetti sulle frequenze radio destinate agli operatori mobile. Secondo quanto riportato dal Dow Jones Newswires, il presidente dell’agenzia Julius Genakowski è preoccupato che i grandi player della telefonia mobile, in particolare At&T e Verizon, assumano una posizione dominante nel mercato delle frequenze wireless. E per evitare un rischio duopolio ha messo sul tavolo la proposta di procedere nel 2014 alla vendita tramite asta pubblica, delle frequenze liberate dal settore televisivo.

Per ora le proposte della Fcc riguardano in larga misura una consultazione pubblica per chiedere agli stake holder (operatori mobili e broadcaster) quali dovrebbero essere le nuove regole sulla gestione e allocazione dello spettro negli Usa. Le nuove regole in fase di studio rientrano in un più ampio sforzo da parte dell’amministrazione Obama, per rendere disponibili porzioni più grandi di spettro in vista della crescente diffusione di smartphone e tablet. Il timore dell’amministrazione Usa è che i carrier, in particolare i palyer minori, non dispongano di risorse sufficienti per rispondere alla domanda di banda larga mobile.

L’Fcc sta inoltre tentando di liberare maggiori risorse spettrali da destinare a nuovi dispositivi Wi-Fi. Nel mirino dell’Fcc c’è anche il ministero della Difesa e altre agenzie federali, in modo tale che condividano le frequenze di cui dispongono.

Il timore di Genachowski è che il mercato del wireless non sia sufficientemente concorrenziale se i due player dominanti, Verizon e At&T, si aggiudicehranno la maggior parte delle risorse. Carrier minori, come ad esempio T-Mobile Usa e la galassia degli operatori locali sparsi nel paese, stanno spingendo per la fissare tetti massimi di spettro, in modo da poter competere per l’acquisizione delle frequenze che saranno messe all’asta nel 2014. L’Fcc sta meditando inoltre di mettere delle regole più chiare sulla qualità delle frequenze disponibili. Diversi carrier dispongono di molte frequenze che tuttavia non sono adatte alla trasmissione a banda larga.

L’obiettivo dell’Fcc è che le tv mettano all’asta le frequenze in simultanea nel 2014. I broadcaster televisivi sono in attesa di regole ben definite sulle compensazioni e sulla codnivisione delle frequenze residue con altre emittenti tv.

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