Asta Lte, superati i 3 miliardi di euro

Lievita l’incasso della gara sull’onda di un’accesa competizione per la banda a 800 Mhz. Telecom e Vodafone al rush per l’aggiudicazione ciascuna di due lotti nella porzione di spettro più pregiata

Pubblicato il 07 Set 2011

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Superati i 3 miliardi di incasso alla sesta giornata di asta Lte.
Il gettito vola sulla spinta di un'agguerrita competizione per
l'acquisizione dei lotti in banda 800 Mhz, la più ambita dalle
telco per la realizzazione delle reti 4G. Essendo sei i lotti in
gara (e quattro gli operatori), si prefigura l'aggiudicazione
di due lotti ciascuno a Telecom Italia e Vodafone Italia che
possono contare su una potenza di fuoco maggiore. Gli interrogativi
adesso riguardano i due lotti rimanenti: andranno entrambi a Wind o
i due operatori se li spartiranno?

Nel corso di 16 diverse tornate, sono stati effettuati 16 rilanci
sia per acquisire blocchi di frequenze in banda 800 sia in quella
2600, portando un incremento totale di 720.172.329 euro rispetto
alle offerte iniziali, ovvero circa 46.840.000 euro in più
rispetto a ieri.

Telecom, offerte superiori al miliardo di euro

Al termine della sesta giornata di rilanci nell'asta per
l'assegnazione delle frequenze in banda 800, 1800, 2000 e 2600
le offerte hanno raggiunto i 3.023.279.494. Lo riferisce una nota
del ministero dello Sviluppo, in cui si ricorda che la gara è
ripresa oggi alle 10.

Nel corso di 16 diverse tornate, ieri, "sono stati effettuati
16 rilanci sia per acquisire blocchi di frequenze in banda 800 sia
in quella 2600, portando un incremento totale di 720.172.329 euro
rispetto alle offerte iniziali, ovvero circa 46.840.000 euro in
più" rispetto alla quinta giornata.

In gara sono H3g, Telecom Italia, Wind e Vodafone. Al termine della
sesta giornata le quattro società avevano fatto le seguenti
offerte vincenti: H3g ha fatto offerte per 5 blocchi (1 generico
per banda 800 Mhz, 2 specifici e 2 generici nella banda a 2600) per
un totale di 551.250.200 euro.

Telecom Italia ha fatto offerte per 7 blocchi (2 generici nella
banda 800 Mhz, 1 generico nella banda 1800, 4 generici nella banda
2600) per un ammontare di 1.113.19293,60 euro.

Vodafone ha fatto offerte per 3 blocchi (1 nella banda 800 Mhz
generico e 2 generici nella banda 2600) per un ammontare di
473.540.000 euro.

Wind ha fatto offerte per 5 blocchi di frequenze (1 blocco generico
e uno specifico della banda 800 Mhz e 3 blocchi nella frequenza
2600) per un ammontare pari a 885.3580.000.

I blocchi specifici sono in genere quelli ai limiti della banda che
per questo motivo possono risentire di interferenze. I blocchi
generici sono quelli all'interno della banda.

La gara si concluderà quando non si avranno più rilanci per tre
tornate consecutive per i 6 blocchi di frequenze nella banda 800
mHz e 5 mancati rilanci per i rimanenti 18 blocchi delle altre
bande. Entro il 30 settembre il Ministero per lo Sviluppo Economico
deve comunicare l'incasso complessivo, da inserire nella
manovra.

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