“E’ necessario che ci sia l’impegno del Governo nel diffondere la banda larga in tutte le amministrazioni, locali e centrali dislocate su tutto il territorio. Progetti come l’anagrafe unica, i datacenter centralizzati, il cloud per la pubblica amministrazione non sono realizzabili se la pubblica amministrazione locale non viene raggiunta dalla banda larga”. Lo ribadisce al Corriere delle Comunicazioni Giovanni Moglia, direttore Affari regolamentari di Fastweb. “Questa questione – continua Moglia – dovrebbe essere tenuta presente nella gara Consip in corso, che delinea le dotazioni in termini di connettività per i prossimi sette anni per la pubblica amministrazione e in cui la fibra ottica è un requisito obbligatorio solo nei 20 capoluoghi di regione, mentre con la gara bandita nel 2005 lo Stato aveva richiesto la fibra ottica in tutte le province, con il risultato di avere oggi 400 comuni raggiunti dalla fibra ottica. Le regole della nuova gara deprimono di fatto la domanda pubblica di banda larga, ipotizzando un fabbisogno di banda per i prossimi sette anni per tutte le pubbliche amministrazioni addirittura inferiore a quello attuale”.
“L’Italia parte dal gap rappresentato dalla mancanza della tv via cavo – prosegue – però non ci sono veramente aree a fallimento di mercato, ma zone dove i ritorni sull’investimento sono più lenti: anche qui il pubblico deve agire da volano per attirare gli investimenti privati”.