Banda larga universale. Affonda il piano tedesco

Verso l’archiviazione la proposta di legge caldeggiata dalla coalizione di Angel Merkel per annoverare il broadband fra i servizi universali e costringere le telco a cablare il Paese. Il 10 ottobre la votazione finale al Bundestag: la squadra del “no” in netto vantaggio numerico

Pubblicato il 05 Ott 2011

In Germania il progetto della Cdu/Csu, la coalizione di Angela
Merkel, di introdurre il servizio di banda larga universale
obbligatorio, modificando il quadro normativo che regola il settore
delle Tlc, sembra vicono al naufragio. Lo ha detto Claudi Boegel,
parlamentare del partito liberale della Fdp, al sito online
heise.de.

Il progetto, caldeggiato dalla coalizione dei Cristiano Democratici
(Cdu/Csu) è stato duramente criticato dagli operatori di rete. Un
portavoce della Cdu/Csu ha detto ad heise.de che nessuna decisione
definitiva è stata presa in Parlamento, confermando tra l’altro
che il tema è stato ampiamente discusso. Il 10 ottobre è previsto
il dibattito finale al Bundestag, per stabilire l’introduzione o
meno della banda larga universale nella normativa che regola le
telco tedesche.

Ma pare che il pressing dei Cristiano Democratici per
l’introduzione del broadband universale non sarà coronato da
successo. La Breko, l’associazione che riunisce gli operatori
broadband in Germania, è contraria all’obbligo per legge della
diffusione del broadband come servizio universale.

Un argomento pesante della Breko a sostegno del niet al broadband
universale, accessibile ovunque a prezzi accessibili, è il rischio
di bancarotta per decine di operatori regionali, che secondo
l’associazione non sopravviverebbero all’introduzione del
servizio.

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