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Banda ultralarga, gli Usa pronti a passare all’azione sul fair share?



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Strand Consult considera la questione come uno dei temi caldi del 2025 e gli Stati Uniti potrebbero fare da apripista. La recente decisione sull’annullamento della net neutrality apre le porte al coinvolgimento delle big tech in qualità di finanziatori delle nuove reti per spingerne la diffusione nelle aree remote. In Europa resta aperto il dibattito: l’Italia aveva tentato il colpo nel decreto Concorrenza, ma si è concluso tutto in un nulla di fatto

Pubblicato il 7 gen 2025



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Il fair share sarà uno dei temi più rilevanti nel corso del 2025, e gli Stati Uniti potrebbero fungere da apripista in tal senso. La Corte Suprema si pronuncerà infatti su un caso critico riguardante la costituzionalità dell’attuale processo di contribuzione dello Universal Service Fund (Usf). Ciò pone il Congresso di fronte alla necessità di riformare un programma che aiuta circa 100 milioni di americani a connettersi a Internet ogni anno. Lo sottolinea Strand Consult, che nell’analisi dedicata all’evoluzione del mercato globale delle Tlc nei prossimi 12 mesi pone al centro le possibili trasformazioni del mercato americano.

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