VERSO LA RIPRESA

Banda ultralarga, Lorenzi: “Serve un framework normativo trasparente”

La ricetta dell’Ad di Sirti: “Regole certe per guidare le sviluppo delle reti”. E sulla PA: “Valorizzare il dialogo con le imprese innovative”

Pubblicato il 19 Mag 2015

stefano-lorenzi-sirti-130722163911

Ict e Tlc si stanno ormai fondendo in un’unica dimensione tecnologica, non si può pensare dunque alla Crescita digitale senza una diffusione di infrastrutture per la banda ultralarga. Per gestire con successo queste sfide sono necessarie competenze trasversali in termini di tecnologia, processo e operatività, oltre a un framework normativo trasparente, che guidi lo sviluppo, lo supporti e lo disciplini opportunamente.

È importante dunque avviare uno stretto dialogo tra PA e impresa che valorizzi l’esperienza maturata in campo e orienti i piani di sviluppo in maniera da definire modelli, tecnologie, architetture e norme adeguate per ogni singolo contesto. È altrettanto importante affidare l’esecuzione dei lavori a soggetti solidi che abbiano il know how e le dimensioni necessarie a gestire la complessità propria dei progetti Paese e siano in grado di coordinare le tante piccole e medie imprese che saranno coinvolte. Sirti è pronta a supportare la PA nell’affrontare al meglio queste sfide. Servono garanzie sulla sostenibilità degli investimenti e sulla loro remunerabilità nel tempo.

Il bisogno di infrastrutture e servizi digitali c’è e aspetta risposte concrete e tempestive. Serve però definire le scelte architetturali, regolamentare l’operatività propria del processo di realizzazione di questi beni, e disciplinare lo scenario competitivo di chi in seguito erogherà i servizi digitali. La mancanza di queste regole alimenta le incertezze e frena gli investimenti.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati