reti mobili

6G, la Ngmn traccia la roadmap: “Priorità a standard e sostenibilità degli investimenti”



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La Next Generation Mobile Networks, l’alleanza globale degli operatori mobili, sollecita la definizione di linee guida condivise per garantire una transizione efficiente delle reti mobili. E avverte: “Le aziende devono abbandonare i cicli sincronizzati e adottare due strategie: una guidata dall’impegno economico e basata sul valore per l’hardware, e l’altra, più rapida e guidata dalla domanda, per le capacità software”

Pubblicato il 13 giu 2025



5g, 6g, reti mobili

La Next Generation Mobile Networks (Ngmn), l’alleanza globale degli operatori mobili, lancia un appello cruciale per il settore delle telecomunicazioni, chiedendo l’adozione di standard 6G globali. Questo invito arriva in un momento strategico, mentre il 3GPP (Third Generation Partnership Project), il principale organismo per la standardizzazione delle telecomunicazioni, si prepara a definire il campo di azione per il Release 20, che segnerà un passo fondamentale nello sviluppo del 6G.

In un recente documento intitolato “6G Key Messages – An Operator View”, la Ngmn sottolinea l’importanza di costruire gli standard 6G sulla base delle capacità già introdotte dal 5G. L’obiettivo è non solo facilitare la transizione alla nuova generazione di reti, ma anche creare valore attraverso nuovi servizi in grado di soddisfare le esigenze emergenti della società, migliorando l’innovazione e la sostenibilità dell’ecosistema delle telecomunicazioni. Questo approccio aiuterà non solo gli operatori mobili (MNOs), ma anche i consumatori, i quali vedranno i benefici di una connettività continua e sempre più efficiente.

Un’evoluzione fluida verso il 6G

Secondo Ngmn, la transizione verso il 6G dovrebbe essere evolutiva e non forzare un completo rinnovo hardware. Sebbene nuove attrezzature radio siano necessarie per l’implementazione nelle nuove bande di frequenza, l’evoluzione verso il 6G nelle bande esistenti dovrebbe principalmente avvenire attraverso aggiornamenti software, garantendo una transizione fluida. Questo approccio permette di ottimizzare le risorse e ridurre i costi, senza compromettere la qualità e l’affidabilità delle reti.

Laurent Leboucher, Presidente del Consiglio di Ngmn e Chief Technology Officer di Orange, ha dichiarato che il 6G deve essere visto come un’evoluzione continua, strettamente compatibile con il 5G, spinta da un’innovazione software continua. Le aziende, ha spiegato, devono abbandonare i cicli “sincronizzati” tra hardware e software, adottando due roadmap separate: una per le infrastrutture hardware, guidata da investimenti sostenibili e basata sul valore, e l’altra, più rapida e guidata dalla domanda, per le capacità software orientate al business e alle esigenze reali della società.

La sostenibilità come obiettivo degli standard 6G

L’impegno di Ngmn non si limita alla semplice evoluzione tecnologica, ma include anche un forte focus sulla sostenibilità. Il 6G dovrà essere progettato per affrontare le sfide future non solo sul piano tecnico, ma anche ambientale ed economico. In particolare, l’architettura della rete deve rispondere ai criteri di modularità, semplicità, apertura e affidabilità operativa, pur garantendo sostenibilità economica e sociale.

Questo approccio sostenibile è un passo fondamentale verso l’obiettivo globale di ridurre l’impronta di carbonio nel settore delle telecomunicazioni, affrontando le problematiche legate all’efficienza energetica che hanno caratterizzato le evoluzioni precedenti. In un contesto globale in cui la sostenibilità è sempre più al centro delle politiche aziendali, la definizione di standard 6G comuni aiuterà a promuovere l’adozione di tecnologie a basso impatto ambientale.

Luke Ibbetson, Head of Group R&D di Vodafone, evidenzia a tal proposito che l’evoluzione delle reti è fondamentale per affrontare le esigenze in continua evoluzione della società, ed è necessario lavorare insieme per garantire che le reti future siano sicure, ecologiche e economicamente sostenibili.

Il contributo del 3GPP agli standard 6G

La collaborazione internazionale tra operatori, fornitori e istituzioni è al centro della futura evoluzione del 6G. Ngmn si sta attivamente impegnando con 3GPP, l’organismo di standardizzazione delle telecomunicazioni, per garantire che i futuri standard 6G siano armonizzati a livello globale. La transizione verso il 6G non è solo una questione di innovazione tecnologica, ma anche di cooperazione tra tutte le parti coinvolte nel settore delle telecomunicazioni. Solo attraverso un sforzo collaborativo globale sarà possibile sviluppare soluzioni che siano interoperabili e che rispondano alle esigenze di sicurezza, performance e sostenibilità.

I principali operatori mobili sono già coinvolti in questo processo, contribuendo a definire i requisiti per il futuro delle reti. In particolare, il focus è sulla creazione di reti modulari e scalabili, che possano essere facilmente adattate alle nuove esigenze di connettività. Inoltre, l’adozione di architetture di rete open-source e la promozione di soluzioni software saranno cruciali per il raggiungimento di obiettivi di flessibilità e rapidità nella realizzazione delle reti 6G.

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